venerdì 22 Novembre, 2024
18.4 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Serie A, Gravina: “Non abbiamo scadenze. Il campionato…”

In un periodo di forte emergenza non vi sono certezze. Com’è noto, la Serie A è ferma dallo scorso 9 marzo e ad oggi risulta impossibile stabilire una data precisa per la ripresa del massimo campionato nazionale.

Nelle ultime ore, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Ultimamente continuiamo a ripetere le stesse cose. I campionati ricominceranno quando ci sarà la massima sicurezza e sarà tutto in ordine. Siamo continuamente in contatto con il Ministro Spadafora. Mercoledì 15 è prevista una riunione importante con il nostro comitato scientifico-federale a cui parteciperanno illustri scienziati, esperti del settore. Avvieremo delle procedure che saranno comunicate a tutte le leghe affinché siano applicate rigorosamente. Queste garantirebbero la negatività di tutti i protagonisti per poi programmare preparazione e allenamenti. È importante fare chiarezza per evitare di dare spazio a messaggi sbagliati… Una scadenza? Non c’è. Bisogna ultimare i campionati e poi ripartire con la nuova stagione come ha dichiarato la UEFA. Ci adegueremo alle indicazioni del Governo e del nostro comitato tecnico-scientifico”.

Alcuni presidenti di Serie A non sono d’accordo con la ripresa del torneo. Uno dei più contrari in assoluto è Massimo Cellino, presidente del Brescia, che ha addirittura minacciato di ritirare la squadra dal campionato, qualora questo dovesse riprendere. Inoltre, Cellino, ha avuto parole poco carine nei confronti del presidente della Lazio, Claudio Lotito, uno dei sostenitori per la ripresa della Serie A: “Raglio d’asino non giunge in paradiso, si dice. Io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato”. Poi non ha risparmiato un attacco anche a Gravina: “Vada meno in TV e controlli meglio i conti delle società. E venga a fare un giro a Brescia, poi parliamo di tutto”.

Insomma anche il calcio, come tutto del resto, versa in uno stato di confusione. Tra Coronavirus, presidenti e punti di vista contrastanti degli addetti ai lavori, non sarà assolutamente facile venirne a capo da questa situazione.