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Juve Napoli 3-1. I bianconeri prendono il largo.

Infranti, almeno per il momento, i sogni del Napoli di agganciare la Juventus, uscito sconfitto allo Stadium di Torino 3-1.

Non inganni il risultato,  per battere gli azzurri infatti la Juve ha dovuto ricorrere a tutte le sue armi e ad un arbitraggio “generoso” del direttore di gara, come lamentato dai protagonisti in campo, che nei primi 60 minuti  ha fischiato 3 ammonizioni e un rosso per il Napoli e 0 per la Juve. Una gestione dei cartellini quindi discutibile, che ha visto una falcidia nelle fila partenopee e che, come detto, hanno portato ad una espulsione al 58esimo di un pur colpevole Mario Rui, in un momento delicatissimo della gara quando, sul 2-1 per i bianconeri, il mister Ancelotti stava per effettuare 2 cambi. La decisione del giudice di gara, su un fallo peraltro assai contestato dai partenopei, giunge in ritardo, innervosendo, non di poco, gli animi in campo.

Per carità, la Juventus rimane una macchina da guerra, ma è proprio questa consapevolezza,  che non giustifica, i pesi e le misure adottate. Ci troviamo quindi ad un bivio, senza voler mettere in discussione, l’onestà della classe arbitrale, non  sarebbe il caso di interrogarsi, non tanto sulle capacità  tecniche, quanto su quelle, mentali e di fermezza,  che portano il direttore di gara a non subire le pressioni, gestendo la competizione  in maniera quanto più possibile equilibrata ?

La partita, bellissima per intensità è stata approcciata assai bene dagli uomini di Ancelotti, che nei primi venti minuti, hanno avuto in mano il pallino del gioco, raccogliendo un palo al sesto con Zielinski e un goal, quello del momentaneo vantaggio, al decimo con Mertens, su imbeccata di Callejon, a sua volta servito da Allan,  dopo una delle tante palle rubate ad una svagata, nell’occasione, difesa juventina.

Vantaggio Napoli meritatissimo, ma proprio da quel punto in poi la gara ha avuto un altro indirizzo. La Juve ha infatti cominciato a prendere campo, complice un improvviso calo di alcuni degli alfieri azzurri. Mario Rui è infatti apparso ancora piu nervoso del solito, sbagliando una serie impressionante di palloni, che in più occasioni hanno esposto la squadra alle ripartenze avversari. In ritardo su Mandzukic in occasione della seconda rete, è rimasto a guardare senza chiudere la diagonale. Il nervosismo é  poi sfociato nella frustrazione, quando al 58′ si lascia espellere per un fallo ingenuo, seppur fischiato colpevolmente in ritardo dall’arbitro Banti,  lasciando in inferiorità numerica i compagni.

Non meglio ha fatto il dirimpettaio Hysaj, colpevole sia della mancata chiusura su Ronaldo in occasione del goal del pareggio, che di altri interventi poco felici, che hanno consento ai giocatori bianconeri di sfondare dalla destra,  in una immaginaria linea maginot.

Hamsik, ha incominciato a non dettare più i tempi, Mertens, non ha piu indovinato un passaggio e proprio da un suo errore è scaturita l’azione che ha portato in vantaggio i bianconeri, quando al 49esimo su contropiede,  un lanciatissimo Ronaldo, colpisce un palo sulla cui ribattuta, Mandzukic solo soletto, non puo che segnare un goal facile, facile.

Il calcio è strano si sa e quando al 58esimo viene espulso Mario Rui, il Napoli in 10, sembra  trovare nuova linfa. Entrano Malcuit e Milik e gli azzurri prendono  possesso della metà campo  bianconera, con un vero e proprio assedio che porta Callejon, a seguito di una splendida azione cominciata da Insigne con un colpo di tacco e proseguita da Milikm in versione assist man,  solo, davanti a Szczesny, lo spagnolo però  calcia male e piano, favorendo la parata dell’estremo difensore della Juventus. A questo punto gli azzurri, esauriscono tutte le energie fisiche e mentali ed il goal del  segnato da bonucci, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, non cambia l’indirizzo della gara.

Risultato finale 3-1 per la Juventus, accompagnato dai soliti cori beceri dei propri sostenitori, che non  hanno perso ancora una volta l’occasione per fare sfoggio della propia ignoranza. Gli inni al Vesuvio e all’igiene, nonché i “buu” razzisti indirizzati a Kulibaly, nel corso della intera gara, hanno accompagnato ogni tocco di palla del Napoli.  Peccato che tale vergognoso comportamento, non sia stato censurato, ne constatato dalla terna arbitrale e addirittura,  neanche da Allegri, che a fine gara dichiarerà di non avere udito nulla.  De Cubertin si sarà rivoltato dalla tomba.

Nonostante tutto, il napoli esce a testa alta da questo incontro, non si è infatti percepita una grande differenza tra le squadre in campo e se qualcosa si può rimproverare agli azzurri, questa consiste nella mancanza di personalità e di esperienza, tali da consentire una migliore gestione del match. Gli azzurri devono prendere consapevolezza di essere una buona squadra, purtroppo a volte sembrano dimenticarlo. Questo forse al di là  della oggettiva superiorità della Juve, che fa dello Stadium un fortino inespugnabile.  Tale handicap, sara cura dell’esperto allenatore, dall’alto della sua conoscenza del mondo del calcio, colmare. Resta comunque il rammarico di sapere, come sarebbere andate a finire le cose a parita di uomini. Lo stesso mister Ancelotti, intervistato a fine gara, ha avuto parole lusinghiere per i suoi ragazzi dei quali ha apprezzato,  lo spirito di sacrificio e l’impegno proofuso contro tutto e tutti, lamentando solo la poca esperienza dei giocatori in occasioni così delicate.

Il campionato è ancora lungo, siamo infatti appena alla settima giornata e tutti quelli che già preconizzano una chiusura anticipata dei lavori, sarebbe il caso, cogliessere i segnali  piu intrinseci della partita, indirizzandosi in una piu attenta e miusurata analisi. Lecito oltre che dovuto, dovrebbe essere, concedere un tempo maggiore e fare  riflessioni indirizzate ad una maggiore prudenza, senza lasciarsi andare  in pronostici affrettati.

“Mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco” diceva Giovanni Trapattoni e i conti si sa, si fanno alla fine.

JUVENTUS-NAPOLI 3-1
Juventus (4-3-3):
 Szczesny, Cancelo, Bonucci , Chiellini, Alex Sandro, Emre Can  (17′ st Bentancur ), Pjanic, Matuidi, Dybala (19′ st Bernardeschi ), Mandzukic (39′ st Cuadrado sv), Ronaldo . A disp.: Perin, Pinsoglio, Barzagli, Rugani, Benatia, Kean. All.: Allegri
Napoli (4-4-2): Ospina,  Hysaj , Albiol , Koulibaly , Mario Rui , Callejon, Allan, Hamsik  (25′ st Fabian Ruiz ), Zielinski (16′ st Malcuit ); Insigne , Mertens  (16′ st Milik ). A disp.: Karnezis, D’Andrea, Maksimovic, Luperto, Rog, Diawara, Verdi, Ounas. All.: Ancelotti

Arbitro: Banti
Marcatori: 10′ Mertens (N), 26′ e 4′ st Mandzukic (J), 31′ st Bonucci (J)
Ammoniti: Mario Rui (N), Koulibaly (N), Hysaj (N), Bonucci (J), Insigne (N), Cancelo (J), Alex Sandro (J)
Espulsi: 13′ st Mario Rui per doppia ammonizione