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Scuola al via con scintille: sciopero il 24 e 25 settembre

Scuola al via, forse.

E’ stato proclamato per il giorno 24 e 25 settembre, data d’inizio per la scuola pubblica nelle aree del Meridione lo sciopero del personale scolastico. 

I sindacati di UNICOBAS, UBS, CUB e COBAS hanno annunciato di essere pronti a scendere in piazza e ribadire il loro dissenso alla riapertura della scuola pubblica.

I vari organi sindacali riuniscono infatti il molteplice sistema della scuola pubblica italiana che ha mal digerito la modalità di ripartenza post-pandemia covid, data l’elevata precarietà di sicurezza dinanzi al rischio di una seconda ondata e alle nuove normative predisposte dal governo e dal miur per aprire le porte al nuovo anno scolastico.

Ad voler far sentire la voce al governo e alla ministra Azzolina non è solo il mondo insegnanti, già alla strette col governo per questioni legate al contratto nazionale, ma anche membri del personale amministrativo e ATA del corpo scolastico.

Le richieste sindacali vertono intorno alla disposizione di classi con un tetto massimo di studenti, nuove assunzioni nel corpo docente e del personale scolastico extra docente.

Nodo che pare rompere il pettine è certamente quello del reclutamento del personale docente per supplenze e per l’attività di sostegno, soprattutto dopo il caso scoppiato nella capitale di un bambino costretto ritornare a casa per mancanza di supporto dell’insegnate di sostegno.

Ulteriore fattore dello sciopero sindacale del mondo della scuola vige nella mancanza di adempimenti delle stesse misure predisposte per l’apertura. Infatti numerosi edifici scolastici non sono adibiti per la ripartizione delle aule oppure non detengono ancora i mezzi cautelari come i banchi singoli.

Gli organi sindacali da sempre reclamano il motto “meno tagli, più assunzioni”, proponendo una ricerca del personale scolastico che vada oltre alla consueta messa a disposizione, che quest’anno potrebbe divenire una mera arma a disposizione dei dirigenti scolastici per reclutare personale docente e arginare le ristrettezze sindacali.

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."