Scintille alla Camera nella seduta di oggi.
La seduta inizia in ritardo, venti minuti, ma che pesano sulla tensione che aleggia già nell’aria.
I minuti passano e l’opposizione non ci sta inizia il botta e risposta tra Roberto Giachetti che commenta “Siamo trattati da camerieri” e la Meloni che si giustifica così: “È per il traffico. Non ho detto che è colpa di Gualtieri, poi ognuno trarrà le sue conclusioni”.
Ma le schermaglie non sono finite e la polemica è tornata al termine della seduta.
Scintille alla Camera: l’accusa di propaganda
La Meloni prosegue al termine della replica, definendo “solo propaganda” le tesi di chi dice che “la soluzione per la pace è fermarsi”. “Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato ma l’Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposto” ha spiegato la premier, secondo cui due sono le vie per arrivare alla pace: la resa dell’Ucraina, “ma quella sarebbe una invasione”; o lo “stallo” sul campo, che potrebbe spingere Mosca a “venire a più miti consigli”.
Il parere del Governo sulla politica dell’Europa sulla questione Ucraina
Non solo scintille alla Camera nella seduta di oggi, ma anche temi importanti come la posizione dell’UE nel conflitto tra Ucraina e Russia.
Meloni ha difeso il sostegno militare a Kiev e le sanzioni a Mosca sottolineando come non bisogna consentire, in alcun modo, che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già si sta verificando con il gas e il petrolio. Sulla crisi energetica a poi dichiarato che il paese è pronto a fare tutto quello che c’è da fare per fermare la speculazioni è però fermamente convinta che “gli unici interventi davvero efficaci e risolutivi debbano arrivare dall’Ue”, che per la Premier è già in ritardo su una situazione epocale.