Le ricerche, che sono state condotte da un team italiano, hanno rilevato la presenza di gas metano nell’atmosfera di Marte, indicatore sia della vita che dell’attività geologica, in corrispondenza del cratere Gale, che già nel 2013, il rover della Nasa, Curiosity, ammartato nel cratere nel 2012, aveva rilevato.
Lo studio, condotto dal gruppo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), coordinato da Marco Giuranna e a cui hanno partecipato anche Vittorio Formisano, Alessandro Aronica e Giuseppe Etiope, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e Marilena Amoroso dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è stato pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.
Il coordinatore Giuranna spiega: “Finalmente abbiamo la prima osservazione simultanea di metano su Marte, nello stesso luogo e nello stesso momento, da parte di due strumenti indipendenti e molto diversi tra loro: un rover in superficie e uno spettrometro in orbita attorno al pianeta. Il risultato più importante e’ che due studi completamente indipendenti suggeriscono lo stesso luogo di origine.“
Infatti, il 15 giugno 2013, il rover Curiosity, rilevò una concentrazione di metano nel cratere Gale e dopo solamente un giorno, la Mars Express dell’Esa, passando sopra lo stesso punto e ad una quota di qualche centinaio di chilometri, vide la stessa cosa con uno strumento italiano, lo spettrometro di Fourier Pfs.
Sulla base delle simulazione effettuate tenendo presente la geologia del pianeta, i ricercatori ritengono che il rilascio del gas si verifichi da una regione delle faglie che si trovano nelle vicinanze del cratere.
L’identificazione del punto di rilascio del gas è un’importante scoperta, dato che da anni si discute sull’origine del gas.
Molte le ipotesi che vedono la comunità scientifica divisa tra chi sostiene che il gas potrebbe essere generato da microrganismi e chi, invece, pensa che potrebbe essere il prodotto di reazioni geochimiche.
Giuranna conclude: “Non abbiamo scoperto l’origine ultima del metano. Molti processi abiotici e biotici possono generare metano su Marte. Tuttavia il primo passo per capire l’origine del metano su Marte e’ determinare i luoghi di rilascio. Un’analisi dettagliata di questi luoghi, alla fine, ci aiutera’ a rivelare l’origine e il significato del metano rilevato.“