La città di Sant’Antimo, nell’area a nord della provincia di Napoli perde il consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.
L’invito arriva direttamente del ministro degli Interni Luciana Lamorgese e resa nota in queste ultime ore.
Stando a quanto riferito dal comunicato del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli interni Lamorgese, il consiglio comunale del comune di Sant’Antimo viene disciolto per il termine di diciotto mesi e sostituito da una commissione dell’ente per via straordinaria.
Il Consiglio comunale, secondo quanto reso noto era entrato nella piovra delle infiltrazioni camorristiche.
Nei mesi scorsi erano finiti in manette unitamente ad alcuni uomini dell’Arma dei Carabinieri per attività illecite, l’ex presidente del consiglio comunale di Sant’ Antimo Francesco di Lorenzo per abuso d’ufficio, corruzione, omissioni ed rivelazioni di atti e segreti d’ufficio.
L’ex di Lorenzo, secondo quanto emerso dalle indagini aveva stretto una rete personale con i membri del clan Puca, in particolare con il leader del clan Francesco Puca, in carcere già a regime duro.
Il di Lorenzo, inoltre, agiva facendo pressioni sugli uomini dell’Arma della Tenenza dei Carabinieri di Sant’Antimo, affinché non intervenissero con misure quali persecuzioni o interventi giudiziari troppo rigidi ai membri del clan.
Parimenti alla sua attività illecita, il di Lorenzo avrebbe ricavato ingenti somme di denaro o regali di lusso.
Gli ulteriori accertamenti presso il consiglio comunale di Sant’Antimo, dopo quello svolto dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna, ha reso inevitabile la decisione del Cdm, capitanato dalla Lamorgese.
Nel solo 2019 il problema infiltrazioni camorristiche, mafiose o ndranghetiste ha portato il scioglimento da parte del consiglio dei ministri di ben 21 comuni italiani.
Tra questi spiccano aree provinciali campane lo scioglimento di comuni quali Arzano e Orta di Atella.
Stando a quanto reso noto dal ministero degli interni del 2019 sul territorio nazionale sono presenti circa 700 associazioni criminali. Nel solo territorio campano agiscono circa 200 associazioni a delinquere.