Sant’Agnello in festa, grazie all’arma dei carabinieri, il comune della penisola sorrentina, ritrova il suo antico presepe, trafugato diciotto anni fa; il celebre presepe, i cui pastori sono tutti realizzati a mano, è stato rinvenuto, dopo delle lunghe indagini, nell’abitazione di un medico romano.
Il furto, avvenuto nel gennaio del 2000, aveva gettato la comunità nel dispiacere e nell’incredulità; ben trentaquattro pastori, dal valore artistico ed artigianale incommensurabile, acquisiti dalla parrocchia a partire dal 1982, erano stati trafugati nella chiesa di Sant’Agnello, in costiera sorrentina. Il presepe rubato dalla chiesa dei Santi Prisco e Sant’Agnello, è ritenuto uno dei furti più clamorosi di opere d’arte, in Italia; il recupero, grazie al lavoro ininterrotto dei carabinieri, ha portato alla luce non solo il celebre presepe, ma anche una serie di intrecci tra persone, tra le quali figurano anche dei sacerdoti. Un’indagine complessa che ha permesso di accertare sessantasette furti in tutta Italia.
Sono trascorsi ben diciotto anni, ma finalmente il presepe è stato ritrovato, e quelle meravigliose statuine realizzate tra settecento e ottocento, sono state riportate nella Chiesa di Santi Prisco e Sant’Agnello. Il recupero è avvenuto grazie agli uomini dei Carabinieri nel nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, reparto specializzato dell’arma,in seguito all’operazione denominata Start Up, coordinata dalla Procura di Isernia con il Nucleo TPC di Napoli, in prima linea per contrastare la piaga del furto e dell’illecito di opere d’arte.
Reati particolarmente diffusi nel nostro Paese, caratterizzato da un ricco patrimonio storico-culturale; infatti, le statuine del presepe erano nelle mani di veri e propri collezionisti, “custodite” nell’abitazione di un medico romano.
La refurtiva, trafugata dalla Chiesa di Santi Prisco e Sant’Agnello, ha un valore complessivo di circa 100mila euro, per la quale è già partito il restauro con il contributo del Rotary Club che, attraverso l’Interact. Ieri, domenica 16 dicembre, tutti i pastori sono stati nuovamente collocati nel presepe durante una cerimonia presieduta dall’arcivescovo Francesco Alfano