Stamane, una nube nera ha oscurato il cielo di Santa Maria Capua Vetere, cittadina sita in provincia di Caserta.
Il fuoco ha nuovamente colpito l’impianto di tritovagliatura ed imballaggio dei rifiuti, ossia lo stir, di Santa Maria Capua Vetere.
Lo stir è una costruzione cui è destinata una gran quantità di spazzatura, l’85% della quale proviene dalla provincia di Caserta, il restante dei detriti arriva, invece, dalla provincia di Napoli.
Le fiamme si sono propagate in un capannone di 200 metri quadrati, dando il via a un terrificante rogo.
Duecento tonnellate di rifiuti sono state eliminate dalle vampate ardenti, tra cui vi erano diversi detriti che avrebbero dovuto essere inviati al termovalizzatore.
È la seconda volta in un anno che nella struttura divampa un incendio, il primo ha avuto luogo il 18 novembre 2018.
I vigili del fuoco di Aversa e Caserta sono intervenuti affinché non si verificassero ulteriori danni, oltre a quelli già causati dalla combustione. I pompieri hanno fatto uso di due autobotti e una gru, per riuscire nella loro missione.
Le forze dell’ordine, nel frattempo, indagano sulla possibile causa dell’incendio. Tra le varie ipotesi, anche quella secondo cui potrebbe trattarsi di incendio doloso.
Al momento, però, non si dispone di prove concrete per poter delineare, con precisione, cosa sia realmente accaduto.