Perché il senatore Bernie Sanders è stato un pezzo di normalità nello spettacolo. L’inaugurazione della presidenza Biden è stata un grande show all’americana, con la solita cura di hollywood dei dettagli, dell’abbigliamento, dei colori, dello style.
Con quell’evento gli Stati Uniti hanno voluto mostrare a se stessi di essersi lasciati alle spalle la parentesi di Trump con la sua mancanza di stile e decoro nonchè di rispetto delle istituzioni.
Eppure la patina di grandi proclami all’unità e alla democrazia, rischia di nascondere sotto al tappeto le grandi ingiustizie e le disparità sociali che costellano l’identità degli Stati Uniti.
“La cerimonia che ha inaugurato la presidenza di Joe Biden si è configurata anche come una passerella di moda” . Sanders è divertito da tutto ciò, e inoltre dichiara che se ne stava comunque seduto lì, attento a quel che succedeva, cercando di tenersi al caldo.
Sanders, con il suo abbigliamento semplice e dimesso in mezzo a una parata di star sorridenti, è un monito vivente alla grande capacità statunitense di fare marketing, al rischio di rendere appetibile un bel cambiamento di facciata, senza poi però impegnarsi in un profondo cambiamento reale.
Perché Trump non era il problema: era la conseguenza naturale del problema.
Perché saper raccontare le storie non basta a cambiarle: bisogna agire concretamente sulle cause, anche grazie al monito silenzioso di Sanders con le sue muffole nel grande show patinato: ossia l’incapacità di ripensare radicalmente il Capitalismo e i propri privilegi.
I simboli. Le muffole non sono solo qualcosa di caldo e di semplice. Sono i guanti che si usano per i bambini. Quelli che le nonne creano usando lana e ferri, con grande tenerezza. Trump è stato spesso disegnato e raffiguarto con i guanti da boxe. Ecco un esatto placido contrario le muffole di Sanders. La massima discontinuità rispetto ai guantoni.