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San Procolo: la cattedrale, luogo culto di Pozzuoli

La cattedrale di San Procolo è una delle chiese più importanti di Pozzuoli, piccolo comune in provincia di Napoli.

Precisamente la chiesa di San Procolo si trova sulla sommità del Rione Terra, un luogo culturale molto importante per la storia puteolana.

Inoltre, si precisa che la basilica attuale si trova sulle mura del Tempio di Augusto.

Il Tempio di Augusto incorporava anche un tempio di età repubblicana risalente al 194 a.c.

Pertanto, all’interno della Basilica di San Procolo ci sono due realtà:

  • all’ingresso della chiesa, i resti della facciata del Tempio romano che precedono la facciata cristiana.
  • internamente, spiccano decori di uno stile tardo barocco.

A tal proposito, è importante dire che per la presenza delle due realtà sopracitate acquisisce sia il nome di tempio che di duomo.

Questa è una struttura di origini molto antiche, probabilmente risalente all’epoca greca o sannitica.

Poi, in età repubblicana ci fu la ristrutturazione  e infine in età augustea avvenne la riedificazione.

La notte tra il 16 e 17 maggio 1964 risulta essere molto significativa per la basilica.

Infatti, proprio a cavallo tra queste date ci fu un incendio che distrusse completamente la navata centrale.

Ci fu il trasferimento delle tele messe in salvo presso il museo di Capodimonte e di San Martino.

Oggi, la chiesa di San Procolo risulta avere solo una navata, presente nella cella e nel pronao con interculunni laterali chiusi con alte pareti in cristallo dell’antico tempio romano.

Inoltre, si è riportato il pavimento del tempio alla sua quota originaria in modo da valorizzare maggiormente il percorso archeologico sottostante.

Invece, nel presbiterio c’è un nuovo altare, posto di fronte ai fedeli.

In aggiunta si precisa che nella struttura attuale, l’antica sacrestia e la la cappella del Santissimo sacramento sono state ricollocate nel loro luogo di origine.

Qui, dopo vari terremoti dovuti al bradisismo, ci furono vari restauri e solo da poco i fedeli hanno potuto rivivere di nuovo il luogo di culto della città.