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Salute, il rapporto tra Ddt e autismo

Il Ddt (sigla per para-diclorodifeniltricloroetano) è stato uno dei primi insetticidi moderni più conosciuto e usato.

Inizialmente usato per sconfiggere la malaria e le zanzare che ne provocavano la diffusione, si pensava, nonostante la tossicità per gli insetti, fosse innocuo per l’uomo.

Questo prodotto viene poi ritenuto pericoloso anche per l’uomo e viene bandito in Italia, come anche in altri paesi che ne facevano uso.

Nonostante l’insetticida fosse stato bandito, i suoi effetti hanno comunque continuato a mostrarsi negli anni successivi.

Secondo uno studio fatto dai ricercatori della Columbia University e dell’Università di Turku, le donne che sono state esposte a questo insetticida o che ne hanno alti livelli nel sangue, durante la gravidanza, sono maggiormente esposte al rischio di dare alla luce bambini affetti da autismo.

Lo studio, pubblicato dall’American Journal of Psychiatry, è stato fatto su più di un milione di donne finlandesi a cui, durante la loro gravidanza, tra il 1987 e il 2005, sono stati prelevati campioni di sangue.

Durante lo studio, 778 mamma con figli affetti da autismo e altre con le stesse caratteristiche ma con figli non affetti da autismo, sono state isolate e studiate.

Dallo studio condotto dai ricercatori, l’autismo con disabilità intellettuali si duplica nelle donne maggiormente esposte e quindi con alti valori di Ddt nel sangue; mentre si eleva di un terzo la condizione di autismo in generale.

Il ricercatore Alan Brown, autore principale dello studio, afferma:” Spesso pensiamo che queste sostanze siano relegate al ventesimo secolo. Sfortunatamente sono ancora presenti nell’ambiente, e possiamo trovarli nei nostri tessuti e nel nostro sangue.

Va inoltre sottolineato che i risultati:” Indicano un’associazione tra il diserbante e l’autismo ma non dimostrano la causalità.