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Salone del Libro 2024, ecco com’è andata questa 36a edizione

Anche quest’edizione del Salone Internazionale del Libro ha saputo sorprendere i suoi molti visitatori che nelle cinque giornate previste dall’evento sono stati circa 222mila: ospiti da tutto il mondo e piccole, medie, grandi case editrici hanno contribuito a creare un’atmosfera di profondo amore per la cultura. Il SalTo24 ha accolto i suoi ospiti con i suoi 137 mila mq espositivi, gli oltre 800 stand, le 51 sale e i 180 laboratori, per non parlare degli oltre 2mila eventi alla Fiera e 650 sul territorio con il Salone Off, la programmazione che dal 2004 prevede l’organizzazione di una serie di eventi culturali nelle otto Circoscrizioni di Torino, in molti centri della città e della regione. Tutti gli spazi che sono stati messi a disposizione sono stati molto frequentati dal pubblico, tra cui il nuovo padiglione 4 adibito agli eventi. Particolarmente affollato è stato il padiglione Oval che ha accolto le grandi case editrici, gli stand di molte regioni e il Bosco degli scrittori, installazione di grande impatto. La giornata più frequentata è stata il sabato, così come gli altri anni, segue poi il venerdì che ha superato le visite della domenica di qualche centinaio.

Salone del libro: gli ospiti, le tematiche e gli eventi

Come ogni anno, le tematiche affrontate dai panel sono state le più diverse per andare incontro a tutti gli interessi dei visitatori: dall’arte al cinema, dall’editoria al giornalismo, dal romanzo al fumetto. Ci sono stati però due i grandi temi su cui si sono concentrati gli incontri: le donne tra passato, presente e futuro e gli sguardi sul presente. Grande quindi è stata l’attenzione per l’attualità e in particolare per le questioni di genere: sia nell’ambito letterario come l’incontro “Combattere il patriarcato a suon di streghe e fantasmi” sul femminismo gotico di Charlotte Perkins Gilman, sia sotto un aspetto più strettamente attuale e sociale come gli incontri con Valeria Fonte sui rapporti di potere e con Irene Soave sulle condizioni lavorative in cui si trovano oggi le donne. Grande attenzione è stata dedicata anche all’innovazione tecnologica con un focus particolare sull’intelligenza artificiale: diversi aspetti sono stati analizzati, anche quelli più spinosi come il confronto con l’arte e la creazione di immagini soprattutto nell’ambito editoriale. In generale gli eventi più apprezzati dal pubblico sono stati gli incontri sia con personalità italiane che internazionali come ad esempio: Alessandro Barbero, James Ellroy, Felicia Kingsley, Gianni Morandi, Orhan Pamuk, Amélie e Juliette Nothomb, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Paolo Sorrentino, Camila Sosa Villada e Zerocalcare.

Sostenibilità e futuro

Il futuro e le nuove generazioni sono stati messi al primo posto, per questo una parola chiave di quest’edizione del Salone del Libro è stata “sostenibilità”. Un simbolo di quest’impegno è stato proprio il Bosco degli scrittori di Aboca Edizioni: una meravigliosa installazione che ha portato il verde nella fiera, un ecosistema vegetale vivente in cui i visitatori si sono immersi alla scoperta di un allestimento speciale con reperti del passato, di una vita precedente il genere umano. L’arena del Bosco ha ospitato più di 40 incontri di oltre 20 editori, raccogliendo più 4mila partecipanti. Gli alberi del Bosco degli scrittori verranno piantati a terra seguendo la sensibilità verso l’ambiente che il Salone del Libro ha voluto incoraggiare. Anche quest’anno è continuato il progetto SMAT ossia l’installazione di fontanelle per i visitatori in ogni padiglione, che dall’anno scorso sono passate da 9 a 16. Sostenibilità vuol dire attenzione a tutte le esigenze dei visitatori: per questo motivo molte conferenze sono state tradotte nella Lingua dei segni (LIS) affinché anche gli ospiti non udenti potessero partecipare. Inoltre, quest’anno è stata avviata una procedura di pre-accredito online per un Pass Accesso Prioritario per le persone con disabilità e i loro accompagnatori. Molto apprezzati anche due nuovi luoghi di calma e tranquillità dedicati a persone con disabilità, chiamati Spazio di quiete.