Nel 2006 venne condannato Saddam Hussein da un tribunale iracheno per crimini contro l’umanità insieme ai gerarchi del suo regime. Era il 5 Novembre del 2006, quando venne condannato.
Saddam Hussein, insieme ad altri sei imputati, sotto processo davanti alla Sict per svariati capi d’accusa relativi alla cosiddetta campagna ‘Anfal’, dove nel 1988, migliaia di curdi iracheni furono vittime di uccisioni di massa, torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.
L’ex dittatore iracheno condannato a morte in relazione all’uccisione di 148 abitanti del villaggio di al-Dujail. Accusato inolte di svariati altri crimini il 5 Novembre del 2006 viene finalmente condannato.
Condannato a morte per impiccaggione dall’Alta corte penale di Bagdad per crimini contro l’umanità. Condannati alla pena capitale il suo fratellastro ed ex capo dei servizi segreti e altri affiliati.
Accusato anche per la strage di civili nel villaggio di Dujahil, secondo quanto dimostrato dall’accusa, lui era ancora presidente. L’ex presidente proclamò “Allah Akbar” ossia “Dio è grande” insime a “lunga vita all’Iraq e al popolo iracheno, siete chiavi degli occupanti, siete traditori”.
Una volta condannato Saddam Hussein, il giudice ordinò che venisse portato via e il tribunale lo condannò a morte. La sentenza pronunciata poteva finire ad armi e fuoco ma esplose in un festeggiamento.
Saddam Hussein fu giustiziato il 5 Novembre mattina alle 6.10 ora di Bagdad. Confermato la condanna a morte, era tra i testimoni che hanno assistito all’impiccagione dell’ex dittatore. L’ex presidente iracheno riconosciuto colpevole per lo sterminio di 148 sciiti. Condannato così all’impiccagione dall’Alta Corte Penale irachena. Subito dopo il pronunciamento del tribunale, sono scoppiati incidenti a nord di Baghdad come era prevedibile.
I paesi dell’Unione Europea reagirono con tono uniforme: si deplorava la pena di morte ma non si metteva in dubbio la legittimità della sentenza o la regolarità del processo, ciò che venne fatto da Mosca e dalle maggiori organizzazioni per i diritti umani.