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Roma: il Presidente Einaudi inaugura la prima metropolitana

Il 9 febbraio di sessantasette anni fa, a Roma, fu inaugurata la prima metropolitana d’Italia dall’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

La prima metro fu progettata e iniziata negli anni trenta durante il regime fascista con lo scopo di collegare la stazione Termini, il centro cittadino, con il nuovo quartiere dell’Eur, realizzato per l’Esposizione Universale del 1942.

La linea A fu inaugurata venticinque anni dopo, il 16 febbraio del 1980 dall’allora sindaco Luigi Petroselli e la metropolitana da Ferrovia dell’E42, prese il nome di linea B.

Il primo tratto della terza linea, la Metro C, è stato inaugurato dall’ex sindaco di Roma Ignazio Marino il 29 giugno del 2015, mentre il primo nodo di interscambio di San Giovanni è stato inaugurato il 18 maggio 2018 dalla sindaca Virginia Raggi.

Il periodo storico in cui si verifica questo importante avvenimento è inquadrato nel periodo del boom economico, dove inizia a nascere la società dei consumi. Emblema di questi anni è l’automobile rigorosamente FIAT, le prime 600 e 500.

Altra invenzione propria del secolo è la televisione, dove cominciano le trasmissioni regolari della RAI.

Inoltre, nel 1960 hanno avuto luogo le Olimpiadi sempre a Roma, quindi c’è stato in primo piano un miglioramento dell’assetto urbanistico e sociale della città.

Dando così il via ad un ambizioso progetto di opere, che vanno dai trasporti all’edilizia residenziale. Con queste importanti innovazioni, Roma cresce diventando pian piano, una metropoli a tutti gli effetti come le altre capitali europee, quali Londra, Parigi e Berlino.

Dopo vari intoppi dovuti agli scavi archeologici, a noie burocratiche e questioni politiche, la linea B viene finalmente ultimata ne 1980.

Queste importanti novità hanno influito in modo decisamente positivo la vita degli abitanti della capitale italiana.

Era una cosa meravigliosa, per i cittadini romani, raggiungere un posto dall’altro capo della città in così poco tempo senza dover ricorrere ad altri mezzi sicuramente più lenti.