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Rocco Hunt, è cominciata la “Rivoluzione” dell’artista salernitano

Al giorno d’oggi numerosi sono i cantanti italiani contraddistinti da un talento sconfinato, i quali si esibiscono e consentono di apprezzare costantemente la propria voce, impressionando l’universo musicale. Uno tra questi è sicuramente Rocco Hunt, pseudonimo di Rocco Pagliarulo, giovane ragazzo originario di Salerno. Vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella categoria “Nuove proposte” e del Premio Emanuele Luzzati, questo rapper è uno dei più illustri di tutto lo scenario musicale italiano e dell’intero panorama mondiale.

Nato e cresciuto nel quartiere Pastena, appartenente alla città salernitana, Rocco coltiva la sua passione per la musica già in età adolescenziale, precisamente ad 11 anni. L’Hip Hop è il suo generale musicale preferito e comincia ad esibirsi con battaglie di freestyle ed a partecipare a diverse jam. Il suo esordio avviene con “A music è speranz“, sotto lo pseudonimo di “Hunt MC“. Si tratta, però, di un nome d’arte che non gli appartiene, il quale successivamente sarà cambiato nel noto “Rocco Hunt“. Alcuni mesi a venire, l’artista, poi, pubblica il mixtape “Spiraglio di periferia”, nel quale campeggiano le collaborazioni importanti con Ntò e Clementino.

Rivoluzione: il nuovo album lanciato da Rocco Hunt

Come dimenticare il primo album di successo del caro Rocco Hunt: nel 2013 “Poeta Urbano” ha infiammato tutta la penisola italiana, permettendo al giovane artista di spiccare il volo nel mondo musicale. Il successo alla 64ª edizione del Festival di Sanremo e la pubblicazione di “SignorHunt” regalano al rapper maggiore notorietà. Ma Rocco non si ferma e lancia anche il disco “Libertà“, uscito il 30 agosto 2019, respingendo le tante critiche ricevute e schiacciando le pressioni a cui era soggetto, dimostrando gli sprazzi del suo talento. Gli anni sono passati, ma dal primo album sino all’ultimo non è cambiata una virgola della sua personalità, e l’ultimo pubblicato recentemente, “Rivoluzione“, ne è la dimostrazione lampante.

Lanciato meno di una settimana fa, Rivoluzione è senza ombra di dubbio il disco più introspettivo e personale di Rocco Hunt, il quale mostra alcune sfaccettature mai conosciute della personalità del rapper. Numerosi brani dell’album sono stati elaborati durante la pandemia globale: queste canzoni, infatti, rappresentano proprio il riflesso di quei giorni impregnati di dolore e di sofferenza. Oltre a raccontare l’intimità dell’artista, esso simboleggia anche l’attestazione della sua determinazione e delle peculiarità possedute, abbattendo ogni genere di pregiudizio. Il disco è il risultato di una riflessione lunga dieci anni, volta anche al futuro più lontano.

Cantante di talento, contraddistino da una smisurata umiltà, abituato a proseguire il proprio percorso sempre sulla testa sulle spalle, ritenendo saggio mai pronunciare una parola di troppo. “Ho tenuto la testa sul collo, pensa che festeggio l’uscita dell’album con chi festeggiavo la miseria dieci anni fa. Quando arrivi in alto il rischio è perdersi, me lo dico ogni giorno“. Così si è espresso ultimamente Rocco in un’intervista rilasciata.

Ma sono state la sua semplicità e la sua modestia a consentirgli di scalare le vette delle classifiche nazionali con le sue hit pazzesche, riscuotendo un successo straordinario. Album completo ed equilibrato, “Rivoluzione” definisce l’animo buono e la vera personalità di Rocco Hunt. Canzoni orecchiabili con ritornelli accattivanti, le quali raggiungono differenti tematiche, dall’amore alle ingiustizie, passando attraverso il legame profondo con la sua terra d’origine. L’ultimo album dell’artista salernitano è rivoluzionario proprio come il suo nome.