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Ritrovato il corpo della terza vittima del Natisone

È stato ritrovato il corpo dell’ultimo disperso nelle acque del fiume Natisone, in provincia di Udine. Si tratta di Cristian Molnar, la terza vittima della piena dello scorso 31 maggio.

Il ritrovamento vicino al greto dove è avvenuto l’incidente, probabilmente il calo del livello del fiume ha facilitato le ricerche.

I tre ragazzi erano andati sul greto del Natisone per scattare alcune foto il 31 maggio scorso quando, a causa delle intense precipitazioni dei giorni precedenti, il livello delle acque del Natisone è rapidamente salito.

Le ricerche sono state difficili, e le immagini dei tre ragazzi abbracciati prima che il fiume li travolgesse è ancora viva negli occhi di tutti.

“Prendiamo atto della triste notizia del ritrovamento, dopo tanti giorni, del corpo del povero Cristian. Questo è il momento del dolore”. Lo ha reso noto l’avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia Molnar, ufficializzando l’identità del corpo rinvenuto oggi nel Natisone.

Intorno alle 14.30 di questa mattina, sul posto è giunto anche il fratello di Cristian, che in queste settimane non si è dato pace, pensando che il giovane fosse ancora vivo… ipotesi improbabile, ma nella quale almeno inizialmente si era sperato. L’elicottero dei vigili del fuoco ha recuperato la salma agganciando il sacco al verricello e l’ha trasportato al campo sportivo di Premariacco, dove era arrivato il medico legale per la prima ispezione cadaverica. Il riconoscimento ufficiale da parte dei familiari avverrà con ogni probabilità a Udine.

Il corpo di Cristian è stato ritrovato sotto ad un enorme sasso, all’interno di una galleria coperto da legname. Il 25enne era poco lontano dal luogo dove sono state ritrovate le due ragazze, poco più a valle, così come ha spiegato il responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vvff Luca Cari.

Ricordiamo che sulla vicenda dei tre ragazzi morti nel Natisone è stata aperta un’indagine per omicidio colposo. Un’inchiesta contro ignoti, per provare a capire cosa sia accaduto ai tre ragazzi. Inizialmente si è “puntato il dito” contro i soccorsi, così come ha specificato il legale della famiglia. 

Un tragico epilogo che purtroppo dato il tanto tempo trascorso, era prevedibile. Una cosa è certa, i tre ragazzi trasportati via dal fiume, sono entrati nel cuore di tutti e difatti è grande la commozione.