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Rissa fra pizzaioli nel centro città di Napoli

Per motivi insignificanti, ieri sera, nel centro di Napoli, è scoppiata una rissa fra pizzaioli che ha visto l’utilizzo di armi quali coltello e pala.

I fatti

Ieri, nel primo pomeriggio, in via dei Tribunali, ci sarebbe stato un acceso dibattito fra i titolari di due pizzerie, rispettivamente del ristorante Purgatorio e dell’altro punto di ristoro, noto come Al Portico.

Le parole però ad un certo punto si sono fermate per cedere il posto alle azioni violente, il tutto è sfociato in rissa con conseguente coltellata alla gamba che il detentore del Purgatorio ha sferrato al padrone di Al portico.

Il gestore del ristorante Al portico ha poi sferrato un colpo al suo duellante con una pala per la pizza.

La rissa si è conclusa con il ricovero di entrambi presso l’ospedale Pellegrini.

Le conseguenze

L’accoltellato è medicato ma non ha riportato gravi ferite, mentre l’uomo colpito dalla pala dovrà affrontare sette giorni di prognosi.

Il nucleo dei carabinieri della compagnia Napoli centro è ora concentrato sulle indagini, per ricostruire la dinamica delle vicende.

Una città violenta

Le statistiche riportanti la frequenza con cui avvengono risse e maxi risse a Napoli sono preoccupanti: in passato, hanno avuto luogo addirittura tre risse in tre giorni consecutivi.

Protagonisti di questi alterchi non sono solo italiani, ma anche extracomunitari.

Salvini non si è  risparmiato il suo richiamo al presidente De Luca su quanto avviene quotidianamente in città.

“Difendere Napoli e i napoletani sarà una priorità della Lega, se si troverà alla guida della regione Campania”, ha asserito nel mese di giugno 2020.

Purtroppo, neanche in tempi di quarantena, sono mancate le baruffe, secondo quanto riportano i dati.

Anche negli stadi, durante le partite di calcio, la violenza sembra fare da padrona in questa città, così come in altri momenti che dovrebbero essere di gioia e raccoglimento.