Dopo mesi a domandarsi quale sarebbe stato il modo più opportuno per riprendere le lezioni a scuola con il minor rischio possibile, e in una fase in cui sembra che si riesca ad avere una visione di come sarà la ripresa, il pensiero dei genitori ricade chiaramente su quali siano le misure da adottare qualora dovesse risultare un caso positivo di Covid-19 tra gli studenti, nella tutela di tutti gli altri.
Si è espresso il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri su Sky Tg24 con queste parole “Nel caso in una classe qualcuno risultasse positivo al coronavirus, dovranno essere fatti i controlli a tutti, potrebbe scattare una misura temporanea, ma poi la scuola riapre”.
Sembra che la predisposizione sia quella di aumentare i controlli e al tempo stesso la possibilità di garantire la riapertura delle scuole, anche se questo significherà vivere una fase di convivenza con l’infezione, quasi inevitabile.
Per quanto attiene alla questione della responsabilità legale dei presidi, il ministro sottolinea che ritiene siano necessari degli sgravi in proposito, e che urga una discussione che porti ad una posizione definita, cosa che al momento non sembra esservi.
Viene chiarito, inoltre, che sia falso quanto sembra essersi diffuso negli ultimi giorni in merito a ciò che sarebbe accaduto qualora si fosse verificato tra gli alunni a scuola un caso di covid-19, e cioè che sarebbe diventato complicato il ritiro dei propri figli e il loro affidamento all’autorità sanitaria. Ciò che invece è previsto in merito è che “si debba provvedere quanto prima possibile al ritorno al proprio domicilio e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti“.
I test che verranno effettuati in presenza di un contagio saranno molto probabilmente simili a quelli posti in essere in questi giorni negli aeroporti nei confronti dei viaggiatori di ritorno dai paesi considerati più a rischio. Si tratta di test molecolari a cui si sta prestando particolare attenzione proprio in questi giorni: il ministro della Salute starebbe collaborando con Regioni e ASL per comprendere se questa possa essere la misura più idonea.