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Ripensare alle classi con lezioni all’aperto

Ripensare alle classi, con lezioni all’aperto, la risposta della task force per poter tornare a scuola a settembre.

Una delle proposte avanzate dalla task force nominata dalla ministra Lucia Azzolina, in merito al ritorno a scuola, è ripensare ad una strategia che permetta di riprogettare la didattica a fronte dell’emergenza sanitaria.

L’idea del progetto è rivalutare, secondo anche Patrizio Bianchi, le lezioni all’aperto e rivedere sotto questo punto di vista l’insegnamento delle materie scolastiche.

Molti pedagogisti si sono mostrati soddisfatti di tale progetto tra cui, anche la docente, Monica Guerra, del Dipartimento di Scienze Umane per la formazione ” Riccardo Massa” di Milano, e tra le cose fondatrice dell’associazione ‘ Bambini e Natura’.

La proposta potrebbe avere una portata storica. Elaborare un piano che permetta agli studenti di essere in contatto con la natura, con la messa a punto di tutte le norme di sicurezza ha in sé delle potenzialità che sino ad ora non sono state del tutto sfruttate.  ”Dovremmo metterci in dialogo con gli enti, le associazioni, cominciare ad usare di più quello che c’è fuori; penso agli spazi naturali ma anche gli spazi della cultura. Si apre una possibilità enorme per docenti ed educatori” come affermato dalla Prof. ssa Guerra.

Una scuola all’aperto è dunque possibile. Ma risulta prima di tutto necessario ripensare al microcosmo rappresentato dalle classi, non più come un agglomerato di banchi e sedie, ma ad un ambiente che comprenda alberi, prati, e spazi all’aperto dove gli stessi docenti e gli studenti, potranno occupare pacificamente territori naturali e urbani a disposizione.

Molti sono gli studi che negli ultimi anni, hanno posto il focus sull’importanza dell’apprendimento all’aperto. Uno di questi è stato pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, da un team dell’Università dell’Illinois. Lo studio all’aperto favorisce l’apprendimento, soprattutto perché si è visto che i maestri riescono a tenere l’attenzione dei discenti quasi il doppio, di una lezione fatta all’interno di quattro mura. In più il livello di concentrazione, quando si è all’aperto a causa dell’effetto natura, aumenta, migliorando anche lo stato d’animo.