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Rione Fornelle: il murale “Io sono il tempo”

È stato realizzato nel Rione Fornelle, a Salerno, il murale intitolato “Io sono il tempo” di Vittorio Valiante.

Il murale, datato febbraio 2022, ha trovato la sua naturale collocazione sul muro di un edificio nel Larghetto Vicolo degli Amalfitani del Rione Fornelle di Salerno: qui è entrato a far parte della rassegna “Muri d’Autore” della Fondazione Culturale Alfonso Gatto, che sfrutta la potenza della poesia come elemento di rigenerazione urbana.

L’opera di Vittorio Valiante, realizzata con il contributo di Bislak, aka Marco Ronda, è stata curata e progettata da un team di giovani curatori (Sveva Ventre, Maria Maddalena Tafuri, Dora Caccavale, Mariaceleste Arena, Maria Claudia Crisci, Luca Pirrello) in collaborazione con due team di lavoro attivi nell’ambito della Logistica e Produzione, e della Comunicazione e Promozione.

Questi giovani, provenienti da 3 regioni d’Italia, Campania, Calabria e Sicilia, sono stati inseriti nell’ambito del progetto Artworker – Giovani, Creatività, Lavoro, il percorso di incontri didattici ed esperienze creative finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e promosso dall’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OPCG) – Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione – Università degli studi di Salerno in collaborazione con diverse realtà del territorio delle tre regioni di riferimento.

In seguito a un’attenta lettura delle poesie di Gatto e al dialogo con l’artista, i curatori hanno scelto di omaggiare la poesia “ è ”.

Il tema principale che si è scelto di affrontare è quello della libertà, intesa come leggerezza d’animo. Se è vero, come dice il poeta, che ogni uomo è stato un bambino, libero, spensierato e un po’ monello, è ora un adulto che questa leggerezza l’ha in parte persa e vive in compagnia della malinconia, intrappolato tra le responsabilità della vita e la paura dei giudizi.

Allo stesso modo di Gatto, il giovane Valiante riesce ad unire tratti leggeri in soggetti, soprattutto volti di giovani donne, probabilmente derivanti dal suo passato di madonnaro, estremamente espressivi e intensi.

Attraverso il realismo dei suoi soggetti, attorniati da tinte delicate e armoniose, caratterizzati da occhi profondi, puri, che catturano l’anima, interpreta a pieno il messaggio poetico di Gatto, ovvero l’invito a vivere con leggerezza, proprio come i bambini che, con gli occhi carichi di meraviglia non smettono mai di stupirsi di tutto ciò che, nel bene e nel male, li circonda.

Valiante ha scelto di raffigurare grandi ali e uccelli dal colore bianco candido che simboleggiano la spensieratezza di un tempo infantile che è stato proprio di tutti noi. Mentre le due figure femminili rappresentano il passaggio dall’età infantile a quella adulta. Quest’ultima è raffigurata da Vittorio Valiante con il volto di una scultura classica.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.