Il rientro in classe nel terzo anno scolastico della pandemia è ormai vicino. Tutte le misure di sicurezza adottate in precedenza sono sostanzialmente confermate, anche se c’è il vaccino.
La sfida di quest’anno è quella di tornare in classe in presenza.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in Parlamento, sostiene che la misura principale di difesa dal virus resta la mascherina: “Al banco la mascherina chirurgica è indispensabile laddove non sia possibile il distanziamento di un metro, è fortemente raccomandata in ogni situazione”.
La possibilità di cui hanno parlato giovedì scorso i ministri Bianchi e Speranza di togliere la mascherina al banco nelle classi in cui tutti sono vaccinati, non è prevista.
Per quanto riguarda l’obbligo di green pass per gli insegnanti e il personale è in arrivo la piattaforma del ministero per il controllo automatico da parte dei presidi.
Il Ministro Bianchi ha promesso che questa piattaforma sarà attiva entro il 13 settembre, giorno del rientro in classe per gli studenti di dieci regioni. Questa elaborata da Sogei, permetterà di incrociare i dati sulle vaccinazioni con quelli dei professori assegnati ad ogni istituto. Il preside dovrà chiedere il green pass soltanto a coloro che non sono in regola.
Gli insegnanti che non hanno il green pass non potranno entrare a scuola e saranno considerati assenti ingiustificati: alla quinta assenza, anche non consecutiva, saranno sospesi da incarico e stipendio.
Per gli studenti non è previsto alcun obbligo di green pass.
Il distanziamento di un metro sembra che per quest’anno sia una misura più flessibile. Nel caso, infatti, in cui non è possibile mantenere la distanza, si potranno mettere i banchi un po’ più vicini purché si tenga sempre la mascherina chirurgica e si applichino tutte le altre regole di precauzione, tra cui tenere le finestre aperte per cambiare l’aria.
Nelle grandi città, gli studenti delle scuole superiori faranno i turni, in ingresso e uscita, questi serviranno per ridurre gli assembramenti sui bus e sui treni.
Sempre dal 13 settembre sarà sperimentata una piattaforma che permetterà ai presidi di seguire i flussi dei propri studenti sui mezzi pubblici.
Riapriranno anche le mense, ovviamente con turni e distanziamento ai tavoli visto che per mangiare bisogna togliere la mascherina.
Riprenderà anche l’educazione fisica in palestra o, meglio, all’aperto. Si farà ginnastica senza mascherina ma non sono permessi sport di gruppo o di contatto e vi deve essere il distanziamento di due metri se si è al chiuso.
La gestione dei contagi nelle scuole è affidata alla Asl.
Il protocollo prevede che ci sia una quarantena di 10 giorni per i non vaccinati e di 7 per i vaccinati, alla fine della quale, previo tampone e certificazione, si possa tornare in classe.
Risulta quasi pronta la campagna di tamponi salivari per i più piccoli predisposta dall’Istituto superiore di sanità: si testeranno 110mila bambini al mese, in scuole dette “sentinella”. Non vi sarà un monitoraggio a tappeto ma, questo risulta essere un modo per seguire l’evoluzione dei contagi e la presenza del virus.