Un video virale, un rider aggredito e sei balordi che se la danno a gambe con il malloppo. Un 2021 che mostra una Napoli sempre uguale, criminale e senza scrupoli anche se questa volta il vero cuore, la vera essenza della città partenopea non è rimasta a guardare.
La vicenda che ha visto tutta Napoli stringersi in un unicum e far ritornare finalmente alla luce la città dal grande cuore, riguarda l’aggressione e rapina ad danni di un rider.
Nella serata di ieri, infatti, sei balordi a bordo di due motorini, vestiti di nero, ad eccezione di uno, e con passamontagna hanno aggredito un rider napoletano presso Calata Capodichino, non molto lontano da Secondigliano.
La scena della selvaggia aggressione ai danni del 52enne napoletano, Gianni, questo il suo nome, è stata ripresa in un video che in poche ore è diventato virale. Alla vista delle immagini dell’uomo che in tutti i modi cercava di non arrendersi e non cedere il proprio mezzo, alcuni privati cittadini hanno deciso di lanciare una raccolta fondi tramite la piattaforma GOFUNDME con la causale “Stiamo facendo una raccolta per donare subito un motorino nuovo al ragazzo brutalmente rapinato e picchiato da 6 balordi.“
In poche ore la raccolta solidale per restituire il mezzo di trasporto e da lavoro al rider 52enne napoletano, sposato e con due figli, ha visto la cifra di base raddoppiarsi.
Con un obiettivo base di 5 mila euro, il cuore dei napoletani è andato ben oltre. Ammonta, infatti, a 11.068 euro la cifra raccolta tramite la piattaforma GOFUNDME. Una donazione speciale è quella di 2500 euro fatta dal difensore e centrocampista della Lazio Mohamed Fares.
La viralità del video circolato su Facebook è, inoltre, giunta anche al consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.
Borrelli fa sapere che oltre alla raccolta fondi per poter ricomprare all’uomo il mezzo di lavoro, una gara di solidarietà è scattata per potergli offrire un posto di lavoro più adatto alla sua età.
Ma Gianni non è l’unica vittima di questa situazione. Infatti il consigliere di Europa Verde spiega che: “Diversi rider mi hanno fatto sapere che spesso vengono aggrediti al fine di sottrarre loro gli incassi.“
Ogni piccola realtà lavorativa e non è soggetta a pericoli, essere un rider è una di queste. Borrelli, inoltre, conclude dicendo: “In ogni caso i protagonisti dell’aggressione a Calata Capodichino sono dei vigliacchi si sono accaniti in 6 contro un 50enne.“
Anche il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, è vicino alla famiglia del rider rapinato e spiega come questa vicenda sia “una pagina indegna e criminale in un momento così terribile“.
De Magistris, continua a spiegare come questa vicenda deplorevole metta in evidenza una degli aspetti del lavoro: “Evidenzia la precarietà di un lavoro non di rado espletato senza adeguate garanzie; la violenza di una banda di criminali che agisce indisturbata senza che nessuno intervenga; la desertificazione dei territori dovuta ad una pandemia che sta piegando le nostre città. Mi auguro che i responsabili di questa brutale aggressione siano presto assicurati alla giustizia e che la vittima possa ritornare a lavorare con un nuovo motociclo e con maggiore serenità. Solidarietà della città di Napoli al lavoratore aggredito e vicinanza a tutti quelli che non si fermano nonostante, non di rado, lavorino in condizioni davvero inaccettabili“.
Nelle ultime ore, inoltre, il consigliere Borrelli ha comunicato la notizia l’arresto di cinque dei sei ragazzi, colpevoli dell’aggressione e rapina, da parte dalle forze dell’ordine, riuscendo a recuperare anche lo scooter del rider.