Il governo, in vista della riapertura delle scuole, approva il nuovo decreto che rende obbligatorio l’uso del green pass per scuola e università. Questo prevede l’obbligo del certificato verde per i docenti e tutto il personale della scuola dal 1 settembre.
In caso contrario, senza Green Pass o tampone, è previsto lo stop allo stipendio dopo 5 giorni di assenza.
Le nuove regole legate all’introduzione del certificato verde sono state approvate ieri all’unanimità dal Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio dei Ministri inoltre conferma l’esclusione dell’obbligo di green pass per tutti gli studenti minorenni, mentre sarà necessario per gli studenti universitari.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, riferendosi al nuovo decreto: “In questa fase la scelta del governo è quella di provare a investire il più possibile sul green pass per evitare chiusure e con questo decreto è stato fatto un ulteriore passo avanti”.
Alla riapertura delle scuole l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza.
La misura è derogabile esclusivamente in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti.
Vi è sempre l’obbligo di utilizzo delle mascherine, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attività sportive. E’ vietato accedere nei locali scolastici se si ha sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°.
Tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass.
Il non possedere il certificato verrà considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso e non sarà dovuta la retribuzione né altro compenso.
Inoltre è prevista una maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che si rispettino le norme del decreto.