Repubblica Democratica del Congo: gruppi armati attaccano 20.000 civili – Nella provincia orientale di Nord Kivu ci sono stati una serie di attacchi violentissimi condotti da un gruppo armato, che ha raziato e ridotto in macerie decine di villaggi e costretto alla fuga quasi 20.000 civili.
Repubblica Democratica del Congo: gruppi armati attaccano 20.000 civili
La Repubblica Democratica del Congo è colpita da una delle più grandi carestie al mondo. 27 i milioni di persone che soffrono la fame; 5,5 milioni di civili in grave condizione di sfollamento. A questa già grave situazione, si aggiungono le violenze che nell’ultimo anno sono avvenute in molte province del Paese. Oltre 16 attacchi ai campi di sfollati che hanno causato la morte di 185 uomini, donne e bambini. Per questa ragione, il Presidente della RDC, Felix Tshisekedi, aveva dichiarato lo stato di emergenza nel Nord Kivu e nella limitrofa provincia di Ituri dal giorno 6 maggio.
Adesso, le Forze democratiche alleate sono sospettate di aver ucciso brutalmente almeno 20 persone e di averne ferite molte altre e di aver raziato e/o raso al suolo numerose proprietà. Gli attacchi recenti hanno costretto migliaia di persone a fuggire.
Repubblica Democratica del Congo: gruppi armati attaccano 20.000 civili
L’agenzia UNHCR e il supporto ai civili
L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, lancia un appello alla comunità internazionale per rafforzare urgentemente la difesa dei civili. I numerevoli eventi accaduti negli ultimi anni, come l’eruzione del vulcano Nyiragongo, avvenuta a Goma il 22 maggio, e le violenze nella provincia di Nord Kivu, hanno in qualche modo rallentato l’operato dell’Agenzia e tardato i risultati, nonostante gli sforzi e l’enorme impegno.
Nel 2020, 100.000 i civili sfollati e accolti in alloggi d’emergenza. Nel 2021, sono state sfollate altre 14.000 persone. L’Agenzia continua a sostenere le comunità locali e i partner dell’UNHCR stanno svolgendo un lavoro di vitale importanza, documentando le violazioni di diritti umani in atto. Ma non basta. Bisogna rispondere all’appello dell’UNHCR per la raccolta di 205 milioni di dollari da destinare alla Repubblica Democratica del Congo. Attualmente è finanziato solo al 36 per cento.