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Regno Unito: manca ancora l’accordo sulla Brexit

È ancora in stallo la situazione tra Unione Europea e Regno Unito, sulla questione Brexit.

Regno Unito: ancora nessun accordo sulla Brexit

Sembrerebbe tutt’oggi non esserci nessuno sblocco della situazione post Brexit, nonostante Boris Johnson e Ursula von der Leyen, abbiano avuto un lungo colloquio telefonico, che però non ha condotto a nulla di concreto.

“Abbiamo deciso di fare uno sforzo supplementare, i negoziatori torneranno a discutere domani a Bruxelles per capire se le differenze si possono superare”: sono queste le dichiarazioni della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine della conversazione telefonica con Boris Johnson.

Da quanto si apprende, al termine del lungo colloquio telefonico, durato più di un’ora, sarebbero emerse delle gravi criticità, riguardanti parità di condizioni, governance e pesca. 

Aspetti che se non dovessero essere chiariti e superati, rischiano di tenere ancora in stallo la spinosa questione.

Le dichiarazioni ufficiali rilasciate dopo il Consiglio europeo, affermano chiaramente che tutti gli accorgimenti e le modifiche  necessarie a raggiungere un accordo sono nelle mani di Londra, altrimenti,  gli Stati membri sono pronti al Brexit senza nessun accordo, il cosiddetto (e temuto) no deal.

Brexit: il tempo stringe, serve un rapido accordo

Il periodo successivo all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, terminerà alla fine di quest’anno, dunque, qualora non fosse trovato un accordo, i rapporti commerciali tra i due blocchi sarà controllato e guidato dalle regole generali dell’Organizzazione mondiale del commercio.

Dunque, a quattro anni dal referendum che decretò l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, manca ancora un accordo.

Il primo gennaio del prossimo anno, in questo scenario, per il Regno Unito non varranno più le regole comunitarie.

A questa situazione particolarmente compromessa e di attesa, si aggiunge la Francia, che ha minacciato il veto sull’accordo qualora non fossero accettate le richieste avanzate. Il riferimento della Francia è relativo alla questione pesca, tra le criticità precedentemente indicate, in quanto, i pescherecci francesi sono soliti pescare nelle acque del Channel.

Ciò che più preoccupa, è che in mancanza di una decisione o accordo soddisfacenti, i termini si accorciano sempre più, diventando davvero strettissimi.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha invitato all’unità, ribadendo che seppur non vi sia stato il rispetto delle scadenze, i negoziati sono comunque ancora in corso.

Non resta altro che attendere gli svolgimenti e le decisioni dei prossimi giorni, per comprendere quale sarà il destino del Regno Unito.