Reddito di cittadinanza: cosa cambierà e quanto è costato secondo gli economisti.
La misura assistenziale che tanto ha fatto discutere dalla sua messa in opera potrebbe avere le ore contate.
Secondo i dati rilasciati dall’Inps, sono 2,16 milioni i cittadini italiani che percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza. Di questi 208mila gli extra-comunitari e quasi 84 mila cittadini europei.
Il report dell’ente previdenziale stima che tra i percettori del reddito 430mila soggetti beneficiari stanno al Nord, 328mila al Centro e ben 1,69 milioni nell’area Sud e Isole.
Il reddito di cittadinanza resterà, però, per i fragili, quindi per invalidi, genitori con figli minori che sono senza reddito e i pensionati che non hanno di che di vivere.
Reddito di cittadinanza: il report di Anpal
Secondo l’ultimo report di Anpal, alla data del 30 giugno 2022 i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono 920 mila. Di questi 173mila, cioè il 18,8%, è già occupato, mentre il 71,8%, pari a 660 mila, è occupabile e quindi soggetto alla sottoscrizione del Patto per il lavoro. Ci sono poi 19.676 che sono stati rinviati ai servizi sociali, più altri 68.770 che sono esonerati e o esclusi (perché anziani, minori o altri motivi). La maggior parte degli occupabili si trova al Sud, con una percentuale del 48,3% sul totale.
Nel 73% dei casi i beneficiari soggetti al Patto per il lavoro non hanno mai avuto un contratto di lavoro dipendente o in para-subordinazione nei 36 mesi precedenti il 30 giugno 2022. Il 70,8% ha al massimo un titolo di scuola secondaria inferiore, un quarto ha un diploma di scuola secondaria superiore e solo il 2,8% va oltre. Tra i beneficiari tenuti alla stipula del Patto per il lavoro, la quota di utenti presi in carico, ovvero che hanno sottoscritto il Patto o sono comunque impegnati in esperienze di tirocinio extracurricolare, ammonta a più di 280 mila (42,5%), con un’incidenza minore nelle regioni meridionali.