I rapporti tra Cina e Russia non sono mai stati sereni. Tuttavia, negli ultimi decenni, le due potenze hanno costruito salde alleanze e coltivano ad oggi un’amicizia concreta, accomunate dall’intenzione di promuovere un mondo policentrico, rendendo oggigiorno prioritaria la cooperazione bilaterale.
Il rapporti tra Russia e Cina sono secolari hanno sempre avuto le basi nel commercio. Dopo la sottoscrizione dei due Trattati, del 1689 (dopo la guerra di Albasin) e del 1727 (Trattato di Kyathta), veniva ufficialmente sancita l’eterna pace e amicizia tra due imperi. Il successo di questi trattati è evidenziato dal fatto che, sebbene abbiano subito marginali modifiche nel corso del tempo, essi hanno costituito la base dei rapporti sino-russi fino al 1860.
Tuttavia, l’obiettivo della Russia è sempre stato quello di esercitare una certa influenza economica sui territori a confine con la Cina, soprattutto all’indomani della rivoluzione cinese del 1911. Fondamentali in tale ottica furono gli accodi russo-nipponici del 1907-1912 con cui Russia e Giappone si impegnarono a consultarsi sulle misure di difesa da adottare nel caso in cui ci fossero state minacce agli interessi di una delle due parti in Cina.
La cooperazione politica tra Mosca e Pechino fino agli anni Novanta si concentrò principalmente su questioni regionali e sulla delimitazione dei confini e delle rispettive influenze. Tale livello di intesa politica si è manifestata soprattutto nell’opposizione congiunta alle operazioni condotte nella regione da parte degli Stati Uniti.
Russia e Cina oggi
Uscendo di scena gli Usa dall’Afghanistan sono entrate Russia e Cina. L’epilogo fallimentare del ventennale intervento dell’Occidente in Afghanistan, è un’occasione che le due superpotenze vogliono sfruttare da subito. E il giorno dopo la presa di Kabul da parte dei talebani entrambe le diplomazie di Russia e Cina hanno speso parole di apertura verso il nuovo governo degli insorti afghani, fino anche a non escluderne il riconoscimento.
Inoltre, nella fuga generale da Kabul da parte dei corpi diplomatici di quasi tutti i Paesi occidentali, sia la Russia sia la Cina hanno invece confermato l’apertura e l’attività delle rispettive ambasciate nella capitale afghana. Anche l’Iran si fa sentire dopo la “sconfitta degli Usa”, mantiene attiva la sua diplomazia in Afghanistan e lavora per rapporti di “buon vicinato”.