Ramses II è stato un grande faraone egiziano che regnò proprio dal 31 maggio 1279 a.C. Dall’inconfondibile capigliatura rossa, salì al trono giovanissimo e si impose subito come sovrano energico ed esperto.
Ha governato per 75 anni anche a fianco del padre quando era ancora in vita. Fece costruire numerosi monumenti e incidere il proprio nome su opere dei suoi predecessori. Una tale quantità di oggetti d’arte, colossi, iscrizioni ed elementi architettonici fa in modo che Ramses II sia attestato in praticamente ogni collezione di antichità egizie nel mondo, anche per questo probabilmente è il più conosciuto tra i faraoni.
Quindi oltre a un abile condottiero fu anche un grande costruttore. La sua attività edilizia fu intensa, imponente e incessante e non si fece scrupoli nel demolire gli edifici eretti da Akhenaton, né di deturpare le costruzioni di altri predecessori.
Durante il primo anno di regno fece un viaggio rituale lungo il Nilo e si recò in visita ai principali santuari d’Egitto. Fondò anche una nuova capitale Pi-Ramses (dimora di Ramses), nel delta del Nilo.
Sposò due principesse ittite e morì all’età di 90 o 91 anni e fu sepolto in una grande tomba nella Valle dei Re. Il suo corpo fu poi trasferito in un nascondiglio di mummie regali che fu scoperto nel 1881.
Ramses da alcuni è ritenuto il “Faraone dell’oppressione“, ossia il padre di quel faraone con cui Mosè si sarebbe scontrato.
La vita di Ramses II ha ispirato molte opere letterarie, fra cui la saga dello scrittore francese Christian Jacq, Il grande romanzo di Ramses, in cinque libri.
Ancora in vita entrò nella leggenda avendo dato prova di straordinario coraggio durante le battaglie, avendo lavorato incessantemente per il miglioramento della vita dei suoi soldati, della sua numerosa famiglia e dei suoi sudditi. E ancora per l’edificazione di meravigliosi monumenti che testimoniano la sua grandezza.