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Quasimodo: l’ermetismo e la morte a Napoli

Salvatore Quasimodo nacque a Modica nel 1901 e trascorse l’infanzia in Sicilia, dove si dedicò agli studi tecnici.

Poi, si trasferisce a Roma e successivamente a Reggio Calabria dove lavorò come tecnico presso il Genio civile.

Dal 1928 inizia a scrivere e sarà dunque l’anno della svolta.

Infatti, Quasimodo frequenta spesso Firenze e qui incontra molti intellettuali legati alla rivista “Solaria”.

Trasferitosi a Milano inizia la carriera giornalistica e inizia ad insegnare letteratura italiana.

Altro anno importante per lo scrittore è il 1959, quando riceve il Premio Nobel per la Letteratura.

Il noto letterato autodidatta sarà anche uno dei principali promotori della scuola ermetica insieme a:

  • Mario Luzi,
  • Alfonso Gatto,
  • Libero De Libero,
  • Leonardo Sinisgalli
  • Vittorio Sereni.
Che cos’è l’ermetismo?

Si può definire Ermetismo quel movimento poetico  di pensiero critico che nasce a Firenze negli anni Trenta del Novecento intorno alle riviste “Il Frontespizio” e “Campo di Marte”.

Esso considera la letteratura come vita, come punto di riferimento filosofico e spirituale.

A tal proposito, si evidenzia che nella sua poesia, i temi del dolore, della solitudine esistenziale, della nostalgia per la terra d’origine, dell’infanzia e  degli affetti familiari sono resi con un linguaggio aspro e spesso oscuro.

Dunque, dopo una fase decisamente ermetica, espressa nelle raccolte “Oboe sommerso” del 1932 e “Apollion” del 1936, la sua poesia trova una voce più chiara nell’opera “Ed è subito sera” del 1942.

Quasimodo svolgerà anche un’attività da traduttore e pertanto, si occuperà delle magistrali traduzioni di versi di poeti greci, riunite nell’antologia “Lirici greci”.

Infatti, questa esperienza da traduttore indirizzerà la sua opera verso uno stile più limpido e una maggiore aderenza alla realtà sociale e storica.

Inoltre, si evidenzia che il famoso scrittore Quasimodo ha avuto un legame anche con Napoli.

In particolare, Quasimodo morì improvvisamente in una clinica  nella città partenopea nel 1968, dove era stato trasportato da Amalfi a causa di un’emorragia cerebrale.