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Psicosi coronavirus, crisi per il turismo

La psicosi di massa derivante dalla diffusione del coronavirus sta causando una crisi dal punto di vista economico senza precedenti per il turismo italiano.

In un periodo inferiore ad una settimana dall’esplosione dell’allarme le strutture ricettive, tra le quali alberghi, b&b e agenzie di viaggio, hanno visto andare in fumo circa 200 milioni di euro di prenotazioni per il mese di marzo, come calcolato da Assoturismo Confesercenti.

“Bisogna urgentemente lavorare per arrivare ad una normalizzazione: se continua così, il settore – che vale il 13% circa del Pil italiano – rischia di affondare”, afferma Assoturismo.

La cifra stimata è limitata ai soli valori di viaggi e sistemazioni cancellati, escludendo la mancata spesa turistica dei viaggiatori che ricadrà pesantemente anche su guide,trasporti turistici, bar, ristoranti e attività commerciali in tutta Italia, non sono state colpite solo le attività ricettive delle regioni interessate dai focolai, ma tutta l’Italia, a Roma si registrano picchi di cancellazioni del 90%, dell’80% in Sicilia.

La situazione è peggiorata grazie allo stop delle gite, della convegnistica, degli eventi, ma anche grazie alle cancellazioni che arrivano dai viaggiatori stranieri, i quali incidono soprattutto sull’economia delle città d’arte, dove i turisti provenienti dall’estero costituiscono circa la metà dei flussi complessivi.

Crisi da psicosi coronavirus, le opinioni di Assoturismo

“Se la situazione di panico generalizzato dovesse protrarsi, migliaia di attività, in particolare quelle di piccole dimensioni, entreranno prima in crisi di liquidità, poi chiuderanno i battenti. Nella storia recente, il turismo italiano non ha mai vissuto una crisi come questa: è il momento più buio, neanche l’11 settembre aveva inciso così pesantemente. Il comparto è già in zona rossa, e come tale va trattato. La proposta di un tax credit per le attività colpite può andare bene, ma gli importi devono essere adeguati alla gravità del momento: le mezze misure, in questo frangente così critico, non servono a niente. Anche la sospensione dei pagamenti va estesa. Dobbiamo prepararci ad offrire sostegni più incisivi, in caso la crisi dovesse continuare. Migliaia di imprese aspettano con il fiato sospeso un sostegno per non crollare. Dobbiamo assolutamente trovare soluzioni percorribili. La nostra proposta è di istituire un fondo speciale finanziato anche con risorse europee: dai nostri partner ci aspettiamo solidarietà, è indispensabile per ridimensionare l’emergenza”, afferma Vittorio Messina, Presidente nazionale di Assoturismo.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II