La psicologia si sta attrezzando anch’essa per fronteggiare l’emergenza da covid-19, con tutte le sue ripercussioni attuali e future.
L’impatto psicologico derivante dall’emergenza si manifesta con prepotenza soprattutto tra chi si trova in corsia. C’è da considerare che non tutti, e quindi non tutti i nostri sanitari, posseggono le risorse per la gestione di uno stress emotivo tanto protratto e di una tale portata. Aumenteranno sicuramente i disturbi dell’umore, d’ansia, psicosomatici e post-traumatici.
Le figure che si trovano ora in prima fila potranno smaltire solo successivamente tutta la tensione che la pandemia ha provocato loro. Sarà possibile quando tireranno il fiato e avranno il tempo di guardarsi indietro ed elaborare le conseguenze dell’accaduto.
Se molti della categoria riescono a collocarsi in una zona di crescita in cui rintracciano lo scopo da perseguire nel mettere al servizio dell’altro il proprio lavoro, vivendo in maniera positiva quella che è una situazione ingombrante, per altri ciò si rivela molto più difficile.
Chi non regge la pressione si toglie la vita quasi in sordina, in questo momento storico. Diversi i casi di operatori sanitari suicidi che affiorano dal web. La paura di essere stati contagiati o di aver contagiato altre persone, care o non, è un fardello inamovibile nei vissuti dei protagonisti della pandemia.
La psicologia dà il suo contributo con vari centri d’ascolto e vari professionisti che mettono a disposizione a distanza le proprie competenze, anche gratuitamente, per chiunque ne senta il bisogno.
La Croce rossa italiana ha predisposto un numero dedicato agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza: 06 5510. Si tratta di un servizio di teleassistenza psicologica cui si può accedere dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20.
Il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (Cnop) ha inaugurato l’iniziativa #psicologionline. Vi hanno aderito circa 4.000 professionisti ed è aperto a tutti i cittadini i quali possono prenotare un teleconsulto dall’apposita pagina del sito Cnop. Lo stesso ha fatto la Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) la quale ha riservato – in modo del tutto gratuito – agli operatori sanitari un elenco specifico di professionisti.
Del resto, com’è stato riconosciuto piuttosto recentemente, nel 2017, anche gli psicologi rientrano a pieno titolo tra i professionisti sanitari e, sebbene non in corsia, operano in altro modo a supporto del Paese. Come la psicologia insegna, l’essere umano è frutto di un complesso sistema bio-psico-sociale per cui ogni aspetto è in interazione con gli altri. Pertanto nessuno di essi può essere trascurato per garantire il benessere della persona.