La prospettiva nella vita è quel che possiamo immaginare del nostro domani, da quello che sappiamo oggi. Può essere allettante e deprimente e può cambiare in qualsiasi momento, proprio come avviene nei film in cui si viaggia nel tempo, nei quali basta un dettaglio per cambiare completamente il futuro. Ecco, nel calcio, in questo momento non abbiamo alcuna prospettiva di quello che sarà il campionato italiano nella stagione 2019-2020 perchè in questo momento non ci sono certezze. Non sappiamo con sicurezza chi sarà a guidare in panchina i campioni d’Italia della Juventus, chi occuperà quel ruolo nella Roma, chi sostituirà Gattuso alla guida del Milan e tantomeno sappiamo se la Lazio, la Sampdoria e la Fiorentina manterranno i rispettivi allenatori; oltre ai numerosi altri interrogativi, non si conoscono (giustamente) i programmi di rafforzamento che le varie squadre stanno portando avanti e pertanto ci troviamo davanti ad una pagina quasi completamente bianca da riempire di fatti ed opinioni. Il quasi non vi sarà passato inosservato ed è legittimo mettercelo, perchè in realtà qualcosa è accaduto e si tratta del cambio di allenatore maturato all’Inter. Non un trainer qualunque, ma Antonio Conte, che ha disegnato l’alba dei successi juventini su cui sembra non esserci tramonto, anche dopo che lui è andato a caccia di stimoli ed allori, prima alla guida della nazionale e dopo al Chelsea. Saranno dunque i nerazzurri a lanciare il vincente guanto di sfida ai bianconeri? Perchè dopo un fatto del genere, quella potrebbe essere la prospettiva: un duello da derby d’Italia! Noi però aspettiamo altri fatti e ci corre l’obbligo di pensare immediatamente alla squadra vice campione, il Napoli che se non risulta eccezionale protagonista alla fiera delle verità-vanità del calciomercato disillude tutti gli altri club alla prova dei fatti e si piazza regolarmente alle spalle della vecchia signora. I fatti in questo caso nasceranno dai colloqui pacati, ma molto seri, tra Ancelotti e De Laurentiis e dalla soluzione di presunti attriti tra i due, per i diversi modi di concepire la campagna acquisti dell’uno e dell’altro che sembra non collimino al cento per cento. Per una volta la curiosità non sarà peccato ed attendiamo che questo puzzle della serie A ci fornisca quanti più pezzi è possibile per provare a dare una prospettiva allettante alla prossima stagione che si spera possa riservarci più incertezza a livello nazionale e perchè no, qualche buon successo europeo per corroborare una passione, quella degli italiani per il calcio, che sembra essersi un poco sopita ma che per il bene di tutti bisognerà riaccendere.