Professore campano tra i migliori al mondo.
Carlo Mazzone, cinquantacinque anni di Ceppaloni, è uno dei dieci finalisti del Global Teacher prize.
Il Global Teacher prize, un premio che è stato creato dalla Varkery Foundation in collaborazione con l’Unesco.
Premio prestigioso che questo 2020 è alla sua sesta edizione.
Riportiamo le dichiarazioni del professore Carlo Mazzone, insegnante dell’ Iti Bosco Lucarelli di Benevento:
“Io vorrei usare quei soldi per aiutare gli studenti a diventare imprenditori di loro stessi, per combattere l’abbandono scolastico che al sud è drammatico”.
“Perché per ogni ragazzo che abbandona gli studi si perde un pezzo di futuro”.
La cerimonia con l’assegnazione del Global Teacher prize si svolgerà il 3 dicembre.
Per la prima volta il premio sarà assegnato virtualmente a causa della pandemia causata dal Corona Virus.
Nella Top Ten dei finalisti oltre a Carlo Mazzone vi sono anche altri insegnanti provenienti da altri Stati.
Tra questi: Jamie Frost ( Inghilterra); Makhroh Cyntha Machaba ( Sud Africa); Leah Juelke (Stati Uniti) e Yun Jeong -hyin ( Corea del Sud).
Gli altri cinque finalisti rimanenti saranno annunciati nelle prossime settimane.
L’ideatore e fondatore del premio, Sunny Varkery, imprenditore e filantropo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Il Global Teacher Prize è stato infatti creato per mettere in luce l’importante ruolo svolto dagli insegnanti nella società”.
“Rendendo note migliaia di storie di eroi che hanno trasformato la vita dei più giovani, il premio mira a mettere in primo piano l’eccezionale lavoro degli insegnanti in tutto il mondo, quest’anno più che mai abbiamo visto far si che i giovani continuassero a imparare in tutto il mondo”.
Un grande riconoscimento per la Campania e per l’Italia, che un nostro docente sia tra i dieci finalisti di un premio così prestigioso.
Il Global Teacher prize in questo 2020 segnato dal Covid19, acquisisce un valore aggiunto, vista l’impossibilità per docenti e studenti di recarsi presso gli istituti scolastici.
Utile e fondamentale l’utilizzo dello smart working, per sopperire alle tante difficoltà causate dalla pandemia.