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Production Code: applicato il 31 marzo del 1930

Il 31 marzo del 1930 è stato applicato il Codice Hays. Il nome viene dal suo creatore Will H. Hays e consiste in un Production Code, una serie di linee guida che per molti decenni ha governato e limitato la produzione del cinema negli Stati Uniti d’America.

Il Production Code specificava, dunque, cosa fosse o non fosse considerato moralmente accettabile nella produzione di film.

Il Production Code elencava tre ‘Principi generali’: Non sarà prodotto nessun film che abbassi gli standard morali degli spettatori. Per questo motivo la simpatia del pubblico non dovrà mai essere indirizzata verso il crimine, i comportamenti devianti, il male o il peccato; Saranno presentati solo standard di vita corretta; La Legge, naturale, divina o umana, non sarà mai messa in ridicolo, né sarà mai sollecitata la simpatia dello spettatore per la sua violazione.

Venivano proibiti, inoltre, il nudo e le danze lascive, la ridicolizzazione della religione, la rappresentazione dell’uso di droghe e di alcolici, le allusioni alle prevenzioni sessuali e alle malattie veneree, e anche la rappresentazione del parto, oltre alle rappresentazioni di relazioni fra persone di razze diverse.

Will H. Hays, guidava l’Associazione dei produttori e distributori di pellicole cinematografiche, intenzionata a presentare un’immagine positiva dell’industria cinematografica. Fu lo stesso Hays a chiedere di stabilire una serie di standard morali per i film.

Nel 1927 fu rilasciata, quindi, una lista di divieti e di cautele, ma i registi continuavano a realizzare ciò che volevano.

Si sentì la necessità di un codice scritto più restrittivo. Ed è per questo che fu steso il Production Code, adottato il 31 marzo 1930.

Nel periodo tra il ’30 e il ’34 il codice fu ignorato dagli studios. Vi fu così un inasprimento del codice stesso. Un emendamento al codice, adottato nel 1934, creò la Production Code Administration, decidendo che, da allora, ogni film dovesse ottenere un certificato di approvazione prima di approdare nelle sale. Il Production Code fu un codice di autoregolamentazione e non fu imposto da autorità federali; gli studi di Hollywood, in ogni caso, lo adottarono per evitare la censura governativa, preferendo regolarsi da sé piuttosto che sottostare a regole imposte dal governo.

Il primo intervento che coinvolse una major cinematografica fu nella pellicola Tarzan e la compagna del 1934, nella quale una breve scena di nudo dell’attrice venne eliminata.

Il Production Code resistette fino ai tardi anni 50, quando il cinema dovette affrontare l’avvento della televisione e della crescente concorrenza del cinema straniero. Hollywood capì la necessità di offrire agli americani qualcosa che la televisione non sarebbe stata in grado di dare per il codice di regole ancora più restrittivo.