Prisma, il satellite italiano mandato in orbita nella prima notte dell’equinozio di primavera, tra il 21 e il 22 marzo, alle 2.50 ora italiana, per riprendere e trasmettere immagini e dati che riguardano il nostro pianeta.
L’obiettivo? Studiare, cercare di capire di che cosa sono fatti gli oggetti, i terreni, scrutati dallo strumento iperspettrale più potente al mondo.
Il lancio è avvenuto all’interno del Centro di Controllo dell’Agenzia Spaziale Europea, la struttura dove si coordinano e monitorano tutte le fasi dell’evento.
Grande scommessa quella del Made in Italy, che si sta dimostrando in grado di competere con le più grandi potenze mondiali per la conquista dello spazio.
Alle 22.50, ora locale, è avvenuto il lancio, seguito, dopo 54 minuti esatti, come da programma, dallo sgancio del satellite, il quale ha subito iniziato il suo lavoro.
Dopo alcuni istanti ancora è giunta la conferma della ricezione del segnale trasmesso dal satellite, arrivata direttamente dal centro del Fucino, in Abruzzo.
Forte la soddisfazione espressa da tutte le autorità.
“Prisma ha portato in orbita la capacità del sistema Italia di fare Spazio e rappresenta la prima missione iperspettrale in Europa come tale, rappresenta un’occasione unica per lo sviluppo di know how avanzato nel settore delle applicazioni di Osservazione della Terra: Prisma sfrutta 240 bande dell’infrarosso quando i satelliti rivali arrivano a dieci. Una rivoluzione tecnologica”, afferma Piero Benvenuti, Commissario Straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana.
“La tecnologia di Leonardo è il cuore di questa missione: la nostra telecamera iperspettrale, la più evoluta e più potente al mondo, doterà l’Italia della capacità di studiare il Pianeta come mai prima è stato possibile. Il nostro Centro del Fucino seguirà la messa in orbita e i primi test di funzionamento fino a garantire alla comunità scientifica l’accesso a dati preziosi per lo sviluppo sostenibile”, afferma invece Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo.
“Il lancio di Prisma conferma le capacità sistemistiche di OHB Italia che, grazie alla realizzazione di questa missione dispone di competenze uniche in Europa per realizzare nuovi progetti, già allo studio, che avvicineranno sempre di più lo spazio alle esigenze dei cittadini”, commenta Roberto Aceti, Amministratore Delegato di OHB Italia.