All’esordio della partita di Champions League in casa contro lo Slavia Praga, l’Inter di Antonio Conte non va oltre il pareggio, acciuffato per il rotto della cuffia al 92′, con gol al volo del subentrato Nicolò Barella.
I nerazzurri sono apparsi lenti, stanchi, senza quella grinta e determinazione che contraddistinguono le squadre di Conte. Soprattutto nella seconda frazione di gara, i cechi hanno preso campo, sono andati in vantaggio e in qualche occasione hanno anche sfiorato il raddoppio.
Nell’intervista post partita l’allenatore interista, ai microfoni di Inter TV, si è assunto tutte le colpe della brutta prestazione: “Sono io il primo a mettermi dietro la lavagna ed indossare il cappello d’asino. Oggi nessuno ha raggiunto la sufficienza ed io sono quello che prende il voto più basso. Ho visto troppe palle lunghe, io non alleno questo“.
Anche il non esultare al gol di Barella (cosa inconsueta per uno come lui) la dice lunga sullo stato d’animo di Conte. Probabilmente la brutta performance ha generato più di qualche pensiero nella mente dell’allenatore.
Come attenuante, ma non vuole certo essere un alibi, c’è da dire che lo Slavia Praga è molto avanti nella preparazione atletica. Si pensi che in Repubblica Ceca il campionato è già alla nona giornata. Questa superiorità fisica è emersa soprattutto nel secondo tempo, quando l’Inter era già sulle gambe e il centrocampo perdeva quasi tutti i contrasti.
In una serata negativa però possiamo annoverare 2 note positive. Innanzitutto il pareggio nei minuti di recupero che va ad evitare la prima sconfitta stagionale. In secundis l’approccio in campo dei subentrati, Politano e Barella.
L’ex Cagliari ha dato maggior vivacità al centro del campo, oltre a segnare un gol tanto importante quanto difficile (destro a volo in caduta). Allo stesso tempo Matteo ha dato man forte all’attacco nerazzurro ed è da una sua iniziativa personale che guadagna una punizione da cui nasce il gol del definitivo 1-1.
Sicuramente c’è tanto da lavorare, ma niente è scritto ed era soltanto la prima partita del girone. In campionato l’Inter è prima in classifica a punteggio pieno, per cui le cose buone da cui ripartire ci sono ed è su quelle che Conte dovrà ripartire in vista dei prossimi difficili impegni.