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Preso il presunto killer di Rosa Alfieri: intercettato all’ospedale San Paolo

Uccisa nel Napoletano: preso presunto assassino. Lo si apprende dai carabinieri. E’ stato fermato dai carabinieri il presunto assassino di Rosa Alfieri, 23 anni, uccisa ieri a Grumo Nevano, Napoli. La ragazza è stata strangolata nell’abitazione di un suo vicino di casa, l’uomo che è stato fermato dai militari.

ANSA

La giovane è stata uccisa perché, molto probabilmente, si è ribellata a un tentativo di violenza del vicino. Per tutta la notte è stata caccia all’uomo. I carabinieri della compagnia di Giugliano, coadiuvati da tutte le tenenze della provincia Nord di Napoli, sono stati impegnati a cercare le tracce dell’uomo sospettato dell’omicidio della ragazza. Fondamentali le testimonianze di residenti ed inquilini del palazzo.

Rosa Alfieri, 23 anni, non presenta ferite d’arma da fuoco o lame: è stata picchiata brutalmente e strangolata, forse proprio con lo straccio che le hanno ritrovato in bocca. Uccisa nella casa di un nuovo vicino, la giovane non è riuscita a combattere il suo assalitore. Quando è stata ritrovata, era nella camera da letto di Elpidio D’Ambra.

Rosa ha gridato con tutte le sue forze. Ha gridato disperatamente nella speranza che la madre e il padre al piano di sopra la sentissero e accorressero in suo aiuto. Per questo, l’assassino le ha infilato lo straccio in bocca. Poi, dopo averla strangolata, è uscito richiudendo la porta dell’appartamento, come se niente fosse successo.

Nuove indiscrezioni: preso il presunto killer all’ospedale San Paolo a Fuorigrotta

L’uomo, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato fermato all’ospedale San Paolo a Fuorigrotta e riconosciuto grazie alle fotografie che circolano da ieri. L’intervento della Polizia è stato tempestivo, perché una volante era già presente in ospedale per motivi di servizio. I Carabinieri e la Squadra Mobile della Questura hanno bloccato il 31enne dopo che è stata avvertita la volante di Bagnoli.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.