Lo scenario suggestivo del Parco Archeologico di Pompei è tra i luoghi più enigmatici del mondo ellenistico-romano, anche per la vitalità che si schiude dalla sua stessa cenere, con cui nel lontano 79 dC fu sepolta dall’eruzione del Vesuvio. Negli ultimi tempi, infatti, gli Scavi hanno dato nuovi esiti alquanto fruttuosi.
Ultima, in ordine di arrivo è la scoperta resa nota stamane , di un affresco ritrovato su una parete di una domus di prestigio, dato il colore e lo stile dell’affresco, in via del Vesuvio, presso il Regio V.
La Domus è interamente affrescata, ed all’ingresso presenta un dipinto che mostra il dio Priapo nell’atto di porre sulla bilancia il membro, nell’atto di pesarlo. La scoperta è accaduta in modo accidentale.
Infatti, l’area rientra nel piano di messa in sicurezza che raccoglie oltre 22 ettari in cui non sono stati ancora iniziati lavori di scavo.
Durante i lavori di riprofilatura delle pareti nel Regio V in cui sono in corso nuovi cantieri archeologici, sono rinvenuti degli affreschi, analoghi a quelli presenti nella vicina Casa Dei Vetii, in cui capeggia all’ingresso della Domus un affresco della divinità in pose simili. Priapo, protagonista del Satyricon di Petronio, nel mondo latino è tra le figure più suggestive e più vicine alla mentalità quotidiana del mondo romano, capace di raggiungere anche l’elemento folklorico, data la funzione apotropaica avente la divinità greco-latina di allontanamento del malocchio e della sfortuna . Infatti, cimeli analoghi del dio Priapo, data la diffusione di questa figura nel mondo latino, sono disponibili da ammirare presso il MANN di Napoli, in cui la sezione dedicata al mondo romano, raccoglie numerosi esemplari a testimoniare l’affetto e le credenze popolari in merito sono varie e molteplici.
Oltre alla riapertura di alcune Domus, recentemente nel sito archeologico di Pompei, sono state rinvenute anche dei resti umani alcuni mesi fa, che hanno posto l’accento ulteriore sul fattore antropologico, consono per ricostruire la vita quotidiana ai tempi dell’Antica Roma, precisamente nell’area tra Stabia, Ercolano e Pompei.
Suggestivo è certamente immaginare cosa potrà presentare in seguito l’area archeologica.