venerdì 22 Novembre, 2024
11.7 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Polveri sottili rilevate, Treno Verde a Napoli

Il Treno Verde di Legambiente riprenderà la sua corsa per sensibilizzare all’utilizzo dei mezzi pubblici e quindi alla sostenibilità.

Si arresterà definitivamente in aprile a Milano.

Il treno, fermo fino ad oggi nel capoluogo campano, punta ad informare i cittadini circa i reali rischi legati all’inquinamento delle rispettive città in cui i convogli si sono arrestati.
Si tratta di un’iniziativa, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato e con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, mirante anche a far sì che autorità ed aziende, oltre ai singoli abitanti, firmino il cosiddetto “Manifesto per una mobilità a zero emissioni”.
Il treno, il cui allestimento è avvenuto a cura dell’Accademia delle Arti e nuove tecnologie di Roma, si trova nella stazione centrale di Napoli, la fermata di Piazza Garibaldi, al binario 9.
Ospita una mostra interattiva, visitabile dalle ore 16, e strutturata come segue.
  • Prima carrozza: inquinamento atmosferico e acustico;
  • Seconda carrozza: promozione delle “best practices” (le pratiche migliori)  e delle scelte più ecologiche per diminuire l’impatto ambientale;
  • Terza carrozza: recupero e riciclo Pneumatici Fuori Uso (PFU), ad opera di Ecopneus, primo partner del progetto;
  • Quarta carrozza: favorire la mobilità condivisa e quindi le personali opzioni quotidiane nella scelta dei trasporti.
Altri sponsor importanti per la realizzazione dell’iniziativa sono stati: Enel x, Ricrea, Bosch, Iterchimica, Montello, Valorizza, Con.Tec, Ecoplus, 100% Campania, Nuova Ecologia e QualEnergia.
Per dare un senso ulteriore all’iniziativa, il treno contiene anche uno strumento adibito alla rilevazione delle polveri sottili (PM1, PM2.5 e PM10). Il traffico è stato invece monitorato grazie all’alleanza dei “Volontari per Natura”, che hanno contribuito a misurare il grado di inquinamento.
Napoli ha infatti sforato i limiti di legge consentiti già nel 2018, superandoli con ben 72 giorni per ozono e polveri sottili.
La direttrice di Legambiente Campania, Francesca Ferro, porta l’attenzione sulla drammaticità della situazione italiana, che si colloca tra le peggiori d’Europa, con più di 422mila decessi annui dovuti all’inquinamento.