I Pokèmon uniscono bellezza e nostalgia, ma ancora oggi rivestono grande interesse sia nei più piccoli, che in quanti ricordano quell’epoca.
Le strane creature animate, super colorate, “apparvero” su Italia uno, il 10 gennaio del 2000; si trattava di un anime giapponese di grande successo, che ha appassionato grandi e piccini.
Nella prima generazione i Pokémon erano 151. Oggi hanno superato gli 800. Tutti ricorderanno il primo episodio trasmesso quel pomeriggio del 2003 nel nuovo palinsesto di Italia uno.
Protagonista dei Pokemon Ash Ketchum, (accompagnato dal tenerissimo ed iconico Pikachu, il primo Pokémon mai disegnato) poco più che bambino, determinato a perseguire il suo più grande sogno: diventare Maestro di Pokémon!
Il legame tra Ash e Pikachu fu evidente già dal primissimo episodio dell’anime. Inizialmente però i due non erano esattamente amici. I primi contatti tra Ash e il suo Pikachu furono terribili, con il Pokémon che continuava a fulminare l’allenatore.
Nel corso degli episodi si alternano una serie di personaggi, accompagnati da fantastiche creature animate, colorate ed allegre; nelle puntate, trasmesse da Italia uno, la componente umana si mescola con quella fantastica, ossia con i vari Pokemon.
Di serie in serie, il viaggio di Ash lo porta a incontrare tantissimi amici, a catturare e allenare centinaia di pokémon diversissimi e stravaganti, a sorprendersi per le incredibili evoluzioni che li rendono sempre più potenti, e ad affrontare ovviamente molti nemici.
Come nacquero i Pokèmon?
L’intuizione che diede vita alle strane quanto accattivanti creature giapponesi fu Satoshi Tajiri, giovane appassionato collazionatore di insetti, che nascondeva in posti impensabili.
Tajiri, spronato dall’instancabile voglia degli amici di trovare le creature da lui catturate, pensò di creare un videogioco, che permettesse loro di acciuffarli. Nel 1991, dopo aver fondato una rivista, vide per prima volta un Game Boy e, appena si accorse del cavo game link, immaginò degli insetti passarci attraverso, così gli venne l’idea dei Pokémon. Successivamente andò a lavorare alla Nintendo e inventò il primo videogioco che vedeva come protagonisti proprio i Pokémon.
Quel 10 gennaio del 2000 nacque e si diffuse una vera e propria “pokemania”, tutti erano affascinati da quei mostriciattoli ed oltre al cartone animato si sviluppò un notevole indotto; nacquero videogiochi, figurine, pupazzi, merendine, magliette, ciondoli. Un vero e proprio successo che ancora oggi è sedimentato nel cuore di chi in quegli anni era bambino, e che ricorda con immenso affetto il celebre cartoon.
I Pokémon piacciono perché è facile scegliere il proprio rappresentante: indubbiamente carini, ma anche forti e determinati, rappresentano le forze della natura unite all’intelletto e ad affinate tecniche di combattimento.
Ricordiamo il famoso motto dell’anime: GONNA CATCH ‘EM ALL! Esprimeva un concetto chiaro sin da subito: l’anime giapponese prevedeva un inizio, ma non una fine; e infatti, i Pokèmon non smetteranno mai di affascinare tutti: grandi e piccoli.
Non si possono non amare i Pokemon, oltre che per il carico emotivo dei personaggi, per la bellezza del gioco, diverso dai soliti, anche le canzoni e le musiche contribuiscono a renderli speciali e indimenticabili.