Oggi parleremo di uno dei piatti più buoni della tradizione partenopea: la pizza fritta.
Si tratta di un cibo di origine povera. Con molta probabilità la pizza fritta nacque durante gli anni della Seconda guerra mondiale, quando mangiare la pizza al forno a legna era un lusso ed era destinata a quei pochi che potevano permetterselo.
Per la preparazione, infatti, basta immergere l’impasto di pizza ripiena nell’olio bollente e friggerla fino a farla dorare.
Ma attenzione, la pizza prima di essere immersa nell’olio bollente va ben chiusa ai bordi. Questa, seguendo questo piccolo accorgimento, si gonfierà come un palloncino e, anche con poca pasta, darà l’idea di un pasto ricco e abbondante. Questa è stata la sua fortuna in quegli anni difficili.
Sicuramente le antenate della pizza fritta sono “zeppolelle”. Si tratta di pizze fritte croccanti e condite con miele. Queste vennero persino nominate dal celebre poeta Giovanni Battista del Tufo nel Cinquecento.
Nel celebre film “L’oro di Napoli”, con Sophia Loren, le pizze fritte sono diventate protagoniste.
Nel film l’attrice gridava ai passanti, la tradizione tipica di un tempo, la “pizza a credito”: “Scialatevi, venite a fare merenda! Mangiate oggi e pagate la pizza tra otto giorni!”.
Il film è ambientato nel secondo dopoguerra, dove, Sophia Loren interpreta la moglie di un pizzaiolo napoletano che vende pizza fritta per le strade di Napoli.
Infatti, la pizza fritta, in quegli anni, veniva cucinata in casa dai pizzaioli. Impastata dai mariti e fritta dalle mogli. Questa poi veniva venduta direttamente in strada.
I pizzaioli, all’epoca, abitavano nei cosiddetti “bassi”, dei piccoli appartamenti che affacciavano direttamente sulla strada. Si può definire questo l’inizio dello “street food” in versione popolare.
Tra tradizione e innovazione
La tradizione vuole che il ripieno tradizionale della pizza fritta sia fatto di ricotta e ciccioli, (pezzi di grasso di maiale scartati dai tagli pregiati). Oggi, però, ne possiamo trovare tantissime versioni.
Il condimento più diffuso e conosciuto oggi è pomodoro, basilico e Parmigiano. Ma la pizza fritta si può gustare anche con la genovese e col ragù napoletano. Famosa è anche la versione in bianco o al pomodoro, con prosciutto cotto e mozzarella o provola, o con salame e mozzarella.
Ma una cosa è certa, nella pizza fritta non può mai mancare il basilico o l’origano.
A voi la scelta di quale sia la più buona!