In una stagione altalenante, all’apparenza quasi deludente, il Napoli è una delle candidate per prenotare una poltrona tra le grandi d’Europa. La corsa Champions prosegue a gonfie vele, i ritmi sono impressionanti, tenere il passo sarà fondamentale. Il destino degli uomini di Gattuso è nelle loro stesse mani, il futuro nascerà da ciò che che caratterizzerà il presente. Nessun genere di alibi, però, può occultare i delitti commessi dai partenopei, la loro colpevolezza è innegabile, ma non tutti, all’interno della rosa, potrebbero essere condannati. Oltre il Magnifico, Piotr Zielinski, infatti, rappresenta una delle anime di questa squadra, uno degli attuali trascinatori del club.
Fino a questo momento, la stagione del centrocampista polacco è stata sensazionale, la dimostrazione lampante non proviene soltanto dalle statistiche, seppur impressionanti. Le sublimi prestazioni sfornate, le meravigliose giocate effettuate a disorientare i propri avversari: tutto il talento di Zielinski è un vero capolavoro, il suo estro calcistico è un’opera d’arte a tutti gli effetti. La maturazione di questo calciatore è stata quasi raggiunta, il percorso di crescita non è ancora terminato, ma l’andamento è a dir poco perfetto. È riuscito a trasformare le aspettative del suo talento in realtà.
Il percorso di crescita di Zielinski
“Di lustro in lustro“, Zielinski è stato costante ed affidabile. Ogni anno è andato vicino a disputare 50 gare e soltanto la scorsa stagione ha siglato meno di 5 reti. Ma è sembrato sempre meno brillante di ciò che in realtà avrebbe potuto offrire. Non ha mai dominato realmente il centrocampo azzurro, né è riuscito ad essere anche un calciatore prolifico in numeri offensivi. Egli sarebbe dovuto essere il discendente naturale di Hamsik; l’ombra del capitano, però, eclissiva l’estro calcistico del genio polacco, diventava complesso essere decisivo nella manovra offensiva del Napoli.
In carriera Piotr non è mai riuscito a dimostrare la sua attitudine calcistica; è sembrato spesso leggermente inconcludente, nelle scelte e nelle esecuzione. Alcuni intralci, dunque, ostacolavano il suo percorso, dei limiti che quest’anno, però, pare aver valicato con un’estrema semplicità. Tutta la sua velocità straripante, i suoi repentini strappi, la sua determinazione nei duelli corpo a corpo, hanno consacrato Zielinski come uno dei centrocampisti più forti in circolazione. Le proprie intuizioni sembrano lampi a ciel sereno, i quali sorprendono persino i compagni di squadra. Una completezza, mai raggiunta prima d’ora, contraddistingue attualmente questo calciatore.
Quest’anno una nuova melodia ha invaso non soltanto i vicoli della città di Napoli, ma anche gli angoli dell’animo di Piotr. Quest’anno sembra mentalmente capace di rispondere alle grandi aspettative, che aleggiavano su di lui. È anche riuscito a scacciare numerose critiche, spesso anche eccessivamente severe. Gattuso nutre tanta fiducia nei suoi confronti, le incantevoli prove offerte ripagano ampiamente la stima del tecnico. È talmente forte da indirizzare anche le giocate ai compagni, i suoi lanci sono sublimi, le sue idee splendori di eccelsa fattura.
Il Napoli ha la grande chance di arpionare una concorrente per la Champions. Dopo il pari della Juve a Firenze, senza dimenticare la sfida tra Milan e Lazio, la rosa di Ringhio ha la possibilità di concretizzare la grandissima rimonta, che la squadra ha in menta da un po’. Contro il Toro, nella partita di stasera, Zielinski potrebbe rappresentare il calciatore chiave per il successo finale e per l’incredibile corsa azzurra. Il cowboy di Slaskie è pronto a cavalcare il proprio Napoli.