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Pierfrancesco Favino: dall’apatia al trionfo come attore

Pierfrancesco Favino, celebre attore italiano, pochi giorni fa ha confessato a cuore aperto, i gravi problemi che hanno caratterizzato una fase della propria vita.

Pierfrancesco Favino: un’infanzia e un’adolescenza difficili

L’attore ha raccontato una fase difficile, definita da egli stesso, buia ed apatica, molto complicata da superare.

Gli anni dell’infanzia e soprattutto l’adolescenza, per Favino furono molto difficili e lo portarono a vivere momenti di depressione e solitudine.

Pierfrancesco Favino, nato a Roma, si trasferì, per decisione del padre, a Fregene, proprio durante il periodo dell’adolescenza, un colpo duro per il giovane ragazzo, che non prese bene la scelta.

Si ritrovò improvvisamente senza amici, di cui poco a poco perse i contatti, e lontano dalla sua città natale, ma anche dai luoghi dell’infanzia, e cadde in uno stato di apatia, piuttosto pesante. 

Proprio in quel periodo, infatti, l’attore Pierfrancesco Favino visse i momenti più bui, in piena adolescenza e in gran solitudine, lontano dagli amici di sempre, ma anche da tutte quelle esperienze tipiche dell’età adolescenziale, rinchiuso in uno stato di apatia che non lo faceva essere attratto e incuriosito da niente.

Dalla “sonnolenza apatica” ai David di Donatello

Quel periodo buio, che il famoso attore, oggi a distanza di tempo, definisce “sonnolenza apatica”, è un triste ricordo della sua infanzia, che però ancora oggi fatica a raccontare.

“Fino ai 25 anni” – ha dichiarato – “Ho vissuto in modo disinteressato, come se fossi un estraneo nella propria vita, completamente fuori da ogni attività; poi la svolta: quando decisi di iscrivermi all’Accademia di recitazione di Roma, per me, un’occasione unica”.

Una passione quella per il teatro e per la recitazione, che lo ha portato ad avere molto successo nel mondo dello spettacolo, diventando un attore di successo; infatti, nonostante le difficoltà iniziali, grazie alla sua interpretazione nel film Il traditore, proprio pochi giorni fa, gli è stato conferito un David di Donatello.

Il film di Bellocchio, ha trionfato ai David di Donatello, come miglior regia, sceneggiatura, e Favino come miglior attore protagonista.

Un trionfo importante, un grande traguardo per Pierfrancesco Favino che, emozionato ha dichiarato: “Ho capito che il cinema non è soltanto intrattenimento o immagine, ma un linguaggio che ti consente di dire ciò che pensi della vita. Per me è stato un riscatto”.

Favino è la dimostrazione che trovare uno scopo o un obiettivo da raggiungere e perseguire, è molto importante; il celebre attore, tra i più famosi del mondo dello spettacolo, ha rivelato una parte non facile della propria vita, con razionalità e come “monito” affinché tutti possano reagire.