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Pier Paolo Pasolini: “Ischia oasi di pace”

Sono tanti gli intellettuali che nel corso del tempo hanno visitato l’isola d’Ischia; tra questi anche Pier Paolo Pasolini, durante gli anni più floridi dell’isola.

Pier Paolo Pasolini alla fine degli anni Cinquanta girò la penisola per prendere atto delle contraddizioni che caratterizzavano le varie realtà dell’Italia. Nell’animo dell’autore  insisteva una forte amarezza per la scomparsa dell’Italia contadina.

Estate 1959 e per conto della rivista “Successo“, Pier Paolo percorre le coste italiana al volante della Fiat Millecento realizzando così quella conosciuta come “La lunga strada di sabbia”, il reportage sull’Italia fra cambiamento e tradizione.

Pasolini giunse ad Ischia nel 1959 a bordo della sua Fiat Millecento; alloggiò presso il prestigioso hotel Alberto Savoia di Casamicciola Terme. Un soggiorno breve che influenzò fortemente Pasolini, attratto dalle bellezze dell’isola; a tal proposito, sono state ritrovate due pagine scritte a mano che l’autore redisse durante il soggiorno e che portano il timbro dell’albergo.

Negli appunti si legge: “Sono felice. Era tanto che non potevo dirlo: e cos’è che mi dà questo intimo, preciso senso di gioia, di leggerezza? Niente. O quasi. Un silenzio meraviglioso è intorno a me: la camera del mio albergo, in cui mi trovo da cinque minuti, dà su un grosso monte, verde verde, qualche casa modesta, normale. Piove. Il rumore della pioggia si mescola con delle voci lontane, fitte, incalcolabili. La terrazzetta, davanti, è lucida di pioggia, e soffia un’aria fresca”.

Ischia diventò protagonista di un mini-esodo culturale ed artistico, che vide coinvolti anche altri artisti, fortemente influenzati oltre che dalle bellezze dell’isola, anche dalla cultura del posto.

Il percorso di Pasolini ad Ischia ha inizio a Casamicciola Terme, proseguendo poi verso il Porto, altra zona che l’autore friulano apprezza particolarmente e dove avrà modo di confrontarsi con una realtà nettamente diversa rispetto a quel paese dove alloggia. Quel senso di pace,  la vegetazione, è un sogno per Pasolini, ma il Porto d’Ischia è una “città” in cui vicoli e strade sono scintillanti e illuminano mente e corpo.

Ecco dunque che l’isola d’Ischia rappresenta per Pier Paolo Pasolini, più che un’entità geografica, una “categoria poetica”. Il Sud è quella terra dove sopravvivono le realtà semplici, quelle che non si sottomettono al potere totalizzante del consumismo.

 

Immagine in evidenza: Semanario Voz