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Pestaggio prof Casavatore: parlano i genitori della classe incriminata

Subito dopo la violenta aggressione perpetuata ai danni del Prof di Casavatore, Enrico Morabito, i genitori degli alunni della classe incriminata hanno scritto al dirigente scolastico dell’I. C. De Curtis.

Non un’ ammissione ne di colpa, né una giustificazione alla violenza di cui il professore è stato oggetto.

Una narrazione diversa dei fatti.

Ci si allontana dall’accaduto ma si cerca di descrivere quello che i ragazzi hanno vissuto.

La lettera giunta al dirigente scolastico, Giuliano Mango, è stata acquisita dalla locale stazione di polizia.

La lettera dei genitori al dirigente scolastico del prof di Casavatore

Nella lettera inviata al dirigente scolastico si legge: “Abbiamo cresciuto i nostri figli trasmettendo loro l’importanza dei valori e dei diritti fondamentali che sorreggono la nostra democrazia”.

Si distanziano dalla violenza, certo, ma raccontano di un professore completamente diverso.

Scrivono infatti che: “Il professor Morabito si è contraddistinto per alcuni atteggiamenti per nulla rispondenti al ruolo di insegnante».

Continuano poi dicendo :  I nostri figli sono stati dipinti come “mostri” incapaci di autogestirsi, sebbene tale circostanza non sia mai emersa dal racconto degli insegnanti di ruolo. Quegli stessi “mostri” che nella durata della supplenza sono stati giudicati con una sfilza di 8 e 9, come risulta dal registro di classe. L’atmosfera gioiosa dei primi due giorni di supplenza, durante i quali il docente Morabito rilasciava autografi a bambini di 10/11 anni narrando loro la carriera da regista che lo aveva visto protagonista di molteplici lavori nel campo dello spettacolo”.

Raccontano poi di una trasformazione da parte del docente, che avrebbe assunto atteggiamenti che: “Hanno gettato i bambini in uno stato di prostrazione, disperazione e disorientamento”.

Il disagio degli alunni

A cosa avrebbe quindi condotto questo repentino cambiamento? Quali sono stati i problemi per i ragazzi della IB?

Secondo i genitori: ” I bambini, minacciati di essere sospesi, di essere divisi come classe, di subire un abbassamento dei voti, con conseguente bocciatura, e infine minacciati di perdere le proprie amicizie scolastiche, sono scoppiati in lacrime”.

Raccontano di una versione romanzata degli eventi del professore.

Morabito, infatti, tramite i social ha raccontato la sua versione.

Nel post sul Facebook dice di ver “semplicemente” redarguito gli alunni, a suo dire troppo indisciplinati.

Nella parte conclusiva della lettera i genitori si rimettono alla giustizia.

Per loro dicono: ” Nessuna possibilità di difesa e contraddittorio è stata concessa. Noi genitori, che per convinzione abbiamo affidato alla giustizia la risoluzione del caso, confidando nella punizione dei colpevoli” .

Sul fronte delle indagini dell’aggressione al Prof di Casavatore, affidate ai magistrati di Napoli nord,  potrebbero emergere alcune novità, si attende l’identificazione di alcuni autori delle violenze (cinque in totale) nelle prossime ore.