Oggi si torna indietro nel tempo e si celebra il mondo dell’arte, il teatro in particolare. Infatti, il 3 luglio, ma del lontano 1877, nacque un esponente del teatro italiano, Peppino Villani. L’attore aveva origini partenopee, in quanto, nacque a Napoli.
La figura di Peppino Villani spicca nel quadro teatrale, in modo particolarmente evidente, soprattutto perché fu un autodidatta e seppe distinguersi nel panorama teatrale per la sua insita comicità e la bravura nell’essere un fine dicitore.
Personaggio singolare anche nel look di scena, in quanto, era solito esibirsi all’insegna della semplicità. Innanzitutto, entrava in scena senza trucco, indossando semplicemente una giacca a righe, dei pantaloni stretti nella parte inferiore, a livello dei polpacci, e una bombetta come accessorio.
La sua carriera, nel mondo teatrale napoletano, ebbe inizio quando era un ragazzino, alla soglia dei 20 anni, quando portava in scena le imitazioni di Nicola Maldacea, un attore italiano.
L’artista, avendo una predisposizione particolare per il mondo della musica, iniziò a comporre canzoni affinché facessero da accompagnamento musicale alle sue esibizioni. Non solo, ma il suo fu un percorso in salita, infatti, poté formare una personale compagnia di riviste.
Il suo nome è legato anche al mondo cinematografico, in quanto, recitò in un’unica pellicola, ricoprendo il ruolo dell’inquilino del vaglia, nel film San Giovanni Decollato, uscito nel 1940 e diretto dal regista Amleto Palermi. In questa occasione, ebbe l’opportunità di lavorare insieme ad altri attori d’eccezione, presenti nel cast, come Totò e Titina de Filippo.
Sebbene la sua figura sia legata all’interpretazione di ruoli con stile comico, seppe destreggiarsi anche in ruoli commoventi, infatti, fu il primo che interpretò il testo Totonno e Quagliarella, scritto da Giovanni Capurro, nel 1919, e con base musicale a cura di Francesco Buongiovanni.
L’attore morì a Roma, all’età di 65 anni, il 22 ottobre del 1942.