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Patate: qual è il segreto per trasformarle in vere chips?

Le patate sono l’elemento cardine della cucina italiana; che siano a pasta gialla o a pasta bianca, sono tantissime le preparazioni che le vedono protagoniste indiscusse.

Sicuramente uno dei contorni più amati, sono le cosiddette patatine fritte, gustate in grosse quantità soprattutto dai giovani.

Il metodo tradizionale secondo il quale si preparano le patatine fritte, è semplice, è sufficiente infatti, avere a disposizione la materia prima e l’olio per friggerle.

Tuttavia, esiste un piccolo “trucchetto” per rendere le patatine fritte ancor più gustose… Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Patate: come renderle croccanti quando si friggono

In Campania, in particolare modo ad Ischia, le donne di un tempo, raccontano il metodo antico con il quale preparano ancora oggi delle squisite e croccantissime patatine fritte.

Il segreto, come potrebbero pensare molte persone, non è nell’olio utilizzato; certo, è consigliabile usare olio extravergine di oliva, ma per renderle croccanti l’arcano da scoprire è un altro.

Le donne dell’isola verde, raccontano che un tempo, dopo aver accuratamente pulito le patate, le tagliavano a fettine, in modo da creare un cerchio non troppo fine (spesso senza pelarle, specialmente se si trattava di prodotti raccolti nel proprio orto) e le mettevano poi in “ammollo” in una soluzione di acqua e una manciata abbondante di sale grosso.

Trascorso qualche minuto le patate venivano scolate e messe ad essiccare sulle cosiddette “nassell”, dette ‘e nassiell: si tratta di un supporto-contenitore a forma di goccia e di misura variabile, adoperato per seccare al sole vari alimenti, tra i quali pomodori e fichi.

Il tempo di esposizione al sole varia dall’intensità e dalle temperature.

Ad Ischia, il clima mite favorisce un’essiccazione rapida anche in autunno.

Solitamente dopo un’ora, le patatine si saranno trasformate in perfette chips, come si suol chiamarle oggigiorno. 

Il sole come “strumento cottura”

La patata infatti, grazie ai raggi diretti del sole cocente (soprattutto in estate) trasuda tutto l’amido e l’acqua ivi contenuti, essiccandosi e risultando croccante una volta fritta.

Inoltre, grazie all’essiccazione naturale, l’alimento conserverà una propria integrità e soprattutto saranno pressochè invariate tutte le relative proprietà nutritive.

Un espediente che può sembrare banale, ma che rende particolarmente buone e gustose le patatine fritte presenti al cospetto dei commensali ischitani.

Ricordiamo inoltre, che le patatine fritte spesso accompagnano, la domenica, il “coniglio all’ischitana” e si gustano ben intrise nel condimento a base di olio e spezie varie.

Una ricetta della tradizione che ancora oggi riscuote successo, non solo tra gli abitanti dell’isola, ma alletta anche i palati dei turisti che ogni anno vi giungono.

Un consiglio semplice che metterà tutti d’accordo, e che consentirà di gustare delle patatine finalmente croccanti, proprio come quelle del sacchetto del supermercato...ma, senza conservanti ovviamente.