Napoli è sempre piena di piatti di cui non si è mai sentito parlare, ma che forse conosciamo senza saperne il nome o la storia; tra i tanti piatti c’è la pasta d’o gravunaro, ma di che cosa si tratta? E chi era il gravunaro a Napoli? Facciamo dei piccoli passi indietro prima di rivelare come preparare questo piatto fresco, semplice e veloce!
La pasta d’o gravunaro… una pietanza fresca, semplice e veloce, tipica della tradizione napoletana
Pasta d’o gravunaro: chi era o gravunaro a Napoli?
Prima di parlare della pasta d’o gravunaro, piatto fresco ed estivo, parliamo dell’origine del nome.
‘O gravunaro era il venditore di carbone. Il carbone, che per essere di qualità doveva essere rigorosamente di castagno, serviva per alimentare i bracieri dei camini, ma anche per far funzionare ferri da stiro o scaldare gli antenati della borsa dell’acqua calda.
‘O gravunaro girava per i vicoli della città con tanti grossi sacchi in spalla, li riempiva di carbone ricavato personalmente dalla legna che andava a raccogliere nei boschi. Successivamente, alcuni ambulanti decisero di trasferirsi in una bottega più comoda; quindi da lavoro itinerante si trasferirono in un lavoro con una fissa dimora.
Esistevano vari tipi di carbone, ma ‘o gravone era il carbone classico, molto simile a quello commercializzato al giorno d’oggi. Si pensa che questo piatto venne creato da qualche massaia per sfamare il carbonaio dopo la giornata di duro lavoro.
Ricetta napoletana del piatto estivo e fresco
Innanzitutto partiamo con la lista degli ingredienti che ci servono per quattro persone:
- 400 gr di Bucatini;
- 300 gr di olive di Gaeta;
- 4/6 alici sott’olio;
- 10/12 capperi;
- 6/8 spicchi di aglio;
- 1 peperoncino;
- olio;
- sale;
- pepe.
Adesso possiamo iniziare a parlare del procedimento per ‘a pasta d’o gravunaro.
Bisogna tritare insieme con la mezzaluna gli spicchi d’aglio, il peperoncino forte, le alici ed i capperi fino a far diventare il tutto una salsa omogenea. Versare il preparato in una padella con un misurino d’olio e lasciare rosolare lentamente. Poi si deve snocciolare le olive di Gaeta e tritarle fin quando non si ottiene una salsa densa.
Versarla nella padella e continuare la cottura mescolando continuamente. Lessare a parte la pasta, dopo averla colata al dente bisogna metterla nella padella insieme con ciò che è stato preparato in precedenza. Sempre a fuoco lento, far insaporire lentamente avendo cura di mescolare continuamente. Quando il tutto si è amalgamato per bene, spegnere il fuoco e siete pronti per mangiare!