Pasta di lenticchie rosse, verdi, gialle, piselli, ceci, fagioli borlotti, neri, di soia, fanno capolino –contrassegnati dai più svariati brand- sugli scaffali dei negozi dediti agli alimenti naturali e nei supermercati più forniti. Penne, fusilli, spaghetti e chi ne più ne metta, tanti sono i legumi di cui ormai possono comporsi i vari formati di pasta in circolazione sul mercato.
A contribuire al successo della pasta di legumi la volontà di sperimentare qualcosa di diverso dalla solita pasta, unitamente all’aumento negli ultimi anni delle intolleranze alimentari che ovviamente fanno deviare il commercio alimentare verso l’innovazione.
Dalle classiche farine di grano tenero, di grano saraceno, integrale e di farro si è passati così all’utilizzo di farine inusuali, come quelle realizzate con il 100% di farina di legumi.
Esse per la maggior parte dei casi recano la ricercata scritta “gluten free”, cosa non sempre vera dal momento che nello stesso stabilimento potrebbero essere lavorata anche pasta con farina di grano, la quale potrebbe contaminare la cosiddetta “senza glutine”.
Questa pasta è spesso di origine biologica, fattore che fa gola a chi alla salubrità del cibo sta particolarmente attento, acchiappando quindi un target non intollerante ma semplicemente salutista. Infatti è prediletta pure da coloro che devono prestare attenzione all’indice glicemico (per esempio adatto ai diabetici), basso nei legumi.
Seppure dotata di un apporto calorico simile rispetto alla pasta di semola (vale a dire 350 calorie circa per 100g) a cambiare sono le sostanze al suo interno: proteine al 20% e carboidrati al 50%, il restante in fibre.
L’unico riguardo da avere nell’uso di questa pasta speciale è la quantità, da diminuire attorno ai 65-70 g per non rischiare di apportare troppe proteine, elemento utile a chi invece magari deve effettuare una sessione di allenamento intensiva in palestra e ne ha più bisogno.
Il sapore non è neutro ma facilmente identificabile a seconda dei legumi di cui si componga e ciò la rende inevitabilmente più adatta a certi tipi di condimenti piuttosto che ad altri. Per ottenere una giusta combinazione di gusti e non aggiungere inutili grassi saturi che ne farebbero disperdere i benefici è consigliato l’utilizzo di verdure e olio extravergine di oliva.
Sfilano cipollotti, porri, lattuga e menta per gli accostamenti con la pasta di piselli, salvia, rosmarino, cipolla rossa, cavoli e verze per quelle di ceci, fagioli e lenticchie.
Altra ottima candidata per la clientela sopracitata è la pasta di canapa, a giovamento del sistema immunitario, oltre ad essere anch’essa adattissima a celiaci e intolleranti al glutine. La presenza di grassi benefici è raccomandata per la prevenzione di molte condizioni di salute, dall’eccesso di colesterolo, ai trigliceridi alti, fino all’artrite reumatoide e all’eczema topico.