domenica 24 Novembre, 2024
7.3 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Parità di genere: Google raggiunge un accordo

Parità di genere ancora lontano, anche in Italia. Il divario economico tra la retribuzione delle donne e quella degli uomini è sempre più evidente; non si tratta esclusivamente di una questione di natura economica, ma anche prettamente sociale e occupazionale. 

Medesimi ruoli o mansioni da parte delle donne, spesso non significano stessi stipendi rispetto agli uomini.

Una situazione che riguarda molti paesi del mondo e non è circoscritta all’Italia. Ma negli ultimi mesi qualcosa sta cambiando. Trattandosi di una vera e propria discriminazione, diverse aziende hanno preso posizione, per tutelare le donne.

Tra queste Google che pagherà 118 milioni di dollari per risolvere un’azione legale collettiva che accusa il gruppo di discriminare le dipendenti donne, in termini di retribuzione e promozioni.

La class action è nata da quattro dipendenti donne che nel 2017 hanno denunciato la situazione. Non c’è equità ed è evidente. La denuncia a Google, le donne accusano di essere impiegate in mansioni inferiori e meno

importanti rispetto a quelle svolte dagli uomini.

Le querelanti hanno inoltre accusato l’azienda di aver negato loro promozioni e avanzamento di carriera. Naturalmente si fa riferimento a contesti nei quali le qualifiche delle donne sono le medesime degli uomini.

Oggi finalmente l’accordo tra le parti. Coinvolte ben 15.500 donne che hanno lavorato a Google in California in 236 differenti posizioni dal 2013. “Anche se riteniamo le nostre politiche eque, dopo cinque anni” di battaglia legale “abbiamo stabilito che risolvere la questione era nel miglior interesse di tutti”, afferma il portavoce di Google Chris Pappas precisando che la società nel patteggiamento non ha ammesso alcun misfatto. “Siamo soddisfatti di aver raggiunto l’accordo“, aggiunge Pappas.

Nonostante l’accordo che in un certo senso “ripaga” (almeno moralmente) le donne interessate, la parità di genere in tutto il mondo, è ancora piuttosto lontana.

La decisione di Google potrebbe rappresentare un trampolino di lancio, o semplicemente un punto di partenza affinché anche in Italia e in altre parti del mondo le donne possano avere gli stessi diritti degli uomini.